Remembering an ancient fossil or an auricle, this work is an invitation to introspective listening. The calligraphic spiral works as a transverbal language text. Those who have ears to listen, see!
This work is part of a series of paintings and installations dedicated to the ear. Today we live for the most part in deaf societies in which the only kind of listening is a self-referential and superficial chatter, whether external or internal, alone or with others. We are therefore surrounded by an immense narcissistic cacophony that is added to a high standard of noise pollution. A new listening education is urgently needed. Listening to the other, to silence, to oneself, to the symphonies of nature, to Sound...
Ricordando l'antica forma di un fossile o meglio di un padiglione auricolare, quest'opera invita all'introspezione e all'ascolto. I segni calligrafici a spirale comunicano attraverso un linguaggio transverbale codificato. "Chi ha orecchie per sentire, vede!"
Questo lavoro é parte di una serie di lavori dedicati all'ascolto. Oggi viviamo per lo più in società di sordi in cui l'unico tipo di ascolto é quello autoreferenziale e superficiale del proprio chiacchiericcio, esterno o interno che sia. Siamo circondati da un'immensa cacofonia narcisistica che si somma all'inquinamento acustico già di per se preoccupante. Urge pertanto una nuova educazione all'ascolto. All'ascolto dell'altro, del silenzio, di se stessi, delle sinfonie della natura, del Suono...