L'opera è composta da 25+25 (tot.50) pagine dipinte con pigmenti realizzate su carte antiche tratte da un antico testo stampato a Venezia nel 1802. Le dimensioni sono variabili in quanto le 50 pagine possono essere disposte liberamente nello spazio espositivo. Nell'immagine fotografica inviata le pagine sono state inserite in due riquadri di dimensioni 100 x 150.
Significato dell'opera
L'opera trae ispirazione dalla mistica ebraica:
“Per addentrarsi nei palazzi
della Legge divina si attraversano diversi portali, simboli di diversi stati di
coscienza. I capitoli dei libri cabalistici sono chiamati, sha’ar, “portale”. Ogni portale è una soglia da varcare, un esame
da sorpassare, un tikkùn, una
riparazione da affrontare, e sull’ingresso è presente un guardiano, sho’er. Il più delle volte si rimane
sulla soglia, in attesa, per un’intera vita”. (Le lettere dal cielo. Da alef a Tav, dall’Infinito al finito di
Yarona Pinhas ed. Giuntina.
C’è
un varco in ogni situazione, ed è per questo che gli antichi parlavano di porte
quando si riferivano alla conoscenza.
In
relazione alle nostre decisioni possiamo aprire o chiudere la porta, e in base
a ciò avremo la ricompensa
che consiste nel passaggio.
Il segreto delle 50 porte è
quello che va oltre i 5 sensi. 49 giorni 7x7 al cinquantesimo si supera la
dimensione del 7, della natura, per entrare nell’ottava superiore.