The way of the Swan
Represented as a symbol of grace and eternal love, the swan also knows how to show its primitive and reptilian side.
Here the constellation of the swan acts as a bridge, or conjunction, between the two opposite forms of love hidden among the foliage.
On the left the Quetzacoatlus, a pterosaur that takes its name from the already dualistic Aztec god (feathered serpent, therefore earth but also of the sky) symbol of death and resurrection, represents passionate, primordial, physical love; the one dictated by the instincts and which sometimes clouds the mind and the vision of reality making us carried away by the needs of the body.
On the other side there is a cherub, detached from the physical plane and its impulses, embodies the purest loves that elevate mind and soul.
A serotonin molecule appears next to both, one below the figure and the other at the same height, and represents the pleasure that both can bring but also the different elevation that the two paths have.
With these subjects I created a sort of symbolic evolutionary path, from the terrestrial to the ethereal, in which the swan personifies the aspects of the two different archetypes in balance, manifesting internal and external characteristics in common between the pterodactyl and the angel.
Rappresentato come simbolo di grazia e di amore eterno, il cigno sa mostrare anche il suo lato primitivo e rettile.
Qui la costellazione del cigno fa da ponte, o congiunzione, fra le due forme dell’amore opposte nascoste fra le fronde.
Sulla sinistra il Quetzacoatlus, pterosauro che prende il nome dal già duale dio azteco (serpente piumato, quindi terreno ma anche del cielo) simbolo di morte e resurrezione, rappresenta l’amore passionale, primordiale, fisico; quello dettato dagli istinti e che talvolta annebbia la mente e la visione della realtà facendoci trascinare dai bisogni del corpo.
Dall’altro lato vi è un cherubino, distaccato dal piano fisico e dai suoi impulsi, incarna gli amori più puri che elevano mente e anima.
Vicino ad entrambi appare una molecola di serotonina, una al di sotto della figura e l’altra alla stessa altezza, e rappresenta il piacere che possono portare entrambi ma anche le diverse elevazioni che hanno le due vie.
Con questi soggetti ho creato una sorta di percorso evolutivo simbolico, dal terrestre all’etereo, in cui il cigno personifica gli aspetti dei due diversi archetipi in equilibrio, manifestando caratteri interiori ed esteriori in comune fra lo pterodattilo e l’angelo.
