Opera concepita all'interno della serie "I volti della guerra", il lavoro mette in scena una delle tante atrocità, che vengono perpetrate durante le guerre (in qualsiasi parte del mondo e in qualunque momento storico).
In questo frangente vediamo la tortura, dove la vittima, che ha la stessa fisicità del bue squartato di Rembrandt, mostra il suo corpo liquefarsi rischiarato da una luce abbagliante che non è più strumento di verità e giustizia ma di supplizio e morte.