LA RESURREZIONE DEGLI SPECCHI
Un'antica enorme specchiera, ormai logorata dagli anni e semidistrutta. Sul punto di buttarla ne recupero il retro di legno, decido di farlo rivivere. Questo dipinto? il frutto di un lavoro durato mesi e costato tanto colore. Somiglia quasi ad un bassorilievo da quante pennellate sovrapposte lo compongono e quindi tanti pensieri emozioni prospettive e ripensamenti.
Ho visto presto pero 'che la figura centrale poteva essere una fenice ed ho assecondato subito questa creazione. La fenice non voleva essere statica, si doveva evolvere in modo quasi cinematografico. Fotogrammi di pellicola al rallentatore. Una fenice dunque esce dall'altra. Le fasi sono tre o piu 'come tre e piu'sono le teste della fenice che poi si trasforma ancora in un vortice. Le ali della fenice si collegano alle due sfere-vortice che affiancano, anzi si addossano alla fenice e si trovano in posizione speculare rispetto ai due grandi vortici che sono sotto le ali. Tutto è movimento e trasformazione, anche ogni atomo di pennellata.
In basso, il rosso delle fiamme metalliche, e metallici sono anche gli altri colori pastello, cangianti, riflessioni continue di luci, e, per come sono usati, molto vigorosi. Il vortice piu 'alto è in tensione verso nuove altezze.
Tutto è vita, non rimane la stessa neanche per un attimo e riprendere a girare ininterrottamente con grande forza.
Mi piacerebbe applicare un nuovo specchio sul retro del dipinto, in cui ognuno può specchiarsi prima e dopo aver visto il dipinto ...