Corpi svestiti, ammassati e in attesa di un inusuale destino,
giacciono a terra in una sorta di fabbrica che imbottiglia vite umane. Dopo
secoli di sviluppo e innovazione tecnologica, le nostre esistenze si uniformano
e l’uomo è usato dal suo stesso progenitore come oggetto casualmente
selezionato ed imbottigliato verso un futuro privo di emozioni. È questo lo
scenario di un’ipotetica involuzione dell’essere umano.