Intrecci di memorie, di dimensioni e spazi temporali. Una riflessione a partire dalla fisica quantistica, dallo spostamento della coscienza individuale... Read More
Intrecci
di memorie, di dimensioni e spazi temporali. Una riflessione a
partire dalla fisica quantistica, dallo spostamento della coscienza
individuale in tempo di reclusione e pandemia. Quanto siamo cambiati
nelle relazioni, quanto è grande il bisogno di tessere nuova trame
ed orditi per ricucire strappi di coscienza. Riattivare il desiderio
per ricominciare a vivere con una nuova coscienza che parte da quel
filo lontano, quello della nostra storia individuale, per farne
ricamo, oro prezioso su cui imprimere nuove storie da raccontare.
Squarci come buchi neri, preludi di altre dimensioni lontane,
invisibili ma urgenti, ci consentono di sfuggire
all'alienazione del vivere in spazi ridotti dove il contatto è
nullo, dove non ci è consentito muoverci liberamente. Vivere in un
contesto dove non ci è dato fare molto,dove ci è solo permesso
svolgere attività di sussistenza apre la porta alla dimensione
creativa, liberatoria, che è via di fuga. Come liane nella giunga a
permetterci veloci salti, improvvisi cambi di destinazione
questa mia ultima ricerca tende al cambiamento. Inevitabile,
improvviso e repentino quanto carico di reattività e resilienza. La
scelta del supporto in carta è legata al concetto di diario, dove
scrivere, attraverso segni, fragilità nuove in una prigionia che
diventa un muto dialogo tra chi scrive e chi legge.