Oggi, in nome di una certa produttività
molti governi occidentali impongono di fatto condizioni lavorative (non sempre
immediatamente percepibili) più gravose per il lavoratore, dipendente e non.
Nell’opera il lavoro diventa fatica che grava sulle spalle del lavoratore
costantemente nel tempo e nello spazio. senza un reale “intervallo”(si pensi,
ad esempio, alle domeniche lavorative, alla reperibilità senza tempo). La cosa
diventa grave, quando, tutto ciò non è seguito da una giusta redistribuzione
del prodotto.
Nell’opera, il volo libero di un gabbiano sul tetto della
fabbrica e il volo delle api operaie ci ricordano che un buon lavoro è sempre
figlio del sentirsi libero e gratificato.
In basso, s’intravedono figure
poco rassicuranti che si aggirano davanti alla fabbrica (imprenditori
disonesti, sindacalisti e politici corrotti) gratificati dalla ricercata produttività.
Dietro tale espressione
artistica c’è il desiderio di un mondo del lavoro più giusto.