Qui una stesura pittorica, almeno per quanto riguarda la figura centrale, più studiata e contenuta nello schema di riproduzione di un medaglione fatto da me e ... dal caso. Il corpo centrale del medaglione è infatti un'emersione accidentale frutto della fusione di un piatto di peltro lasciato su una fonte di calore. Ne era uscito fuori una figura stilizzata quasi umanoide simile alla forma di antichissime statuette votive. L'ho posta su un medaglione serigrafato circondato da pietre semipreziose.
Desiderando riprodurre quello che considero quasi un talismano, ho cercato di adoperare il colore e il pennello per mimare il rilievo. Poi naturalmente sono andata a ruota libera superando il proposito creativo iniziale.
Quel che è venuto fuori, somiglia ad uno stemma medioevale o rinascimentale, forse quello una colomba stilizzata, emblema di una fazione del calcio in costume, forse quello di un casato od un ordine militare. Infatti dopo qualche ricerca successiva al dipinto penso che si possa anche assimilare al 'bastone del comando', ad uno scettro o una spada.
Richiama anche un caduceo alato che si ritrova spesso anche negli stemmi. Un caduceo comunque senza serpenti- che nel caduceo simboleggiano i due opposti maschili e femminili- ma comunque con la simbolica compresenza di entrambi. Infatti nella mia figura alata, mi è stato fatto notare che coesistono l'organo femminile, il corpo, e quello maschile, la coda verticale. Le due parti della realtà, la luce e l'ombra, si uniscono e pacificano nella stabilità ieratica di questo simbolo che desidero sia un decreto di Pace.
I vortici che affiancano la figura alata richiamano la circolarità del medaglione. E a me ricordano le tre sfere nel Vessillo della pace di Roerich pittore diplomatico e antropologo russo che, come ho scoperto adesso, fu il fautore di un Patto fra le Nazioni per la salvaguardia dei beni culturali in caso di guerra, patto di cui il vessillo è la bandiera. E per questo e la sua attività diplomatica candidato al Nobel per la pace.
D'altra parte i cerchi rotanti si prestano anche ad un'altra interpretazione secondo la quale la fine della nostra era sarà decretata dall'apocalittica discesa dal cielo di grandi ruote metalliche, armi per il trionfo del bene.
Infine, le ruote, come ho scoperto oggi, possono raffigurare angeli, i cherubini, e il mio simbolo può essere accostato all'Arcangelo S. Michele- e il colore azzurro ed oro è forte indizio - l'alato Principe guerriero che secondo la tradizione è garante di giustizia e protezione. Questa identità mi ha suggerito il titolo del dipinto.
Ricerche e coincidenze ancora successive mi hanno portato a conoscenza del fatto che La Madonna di Guadalupe e' circondata da un'aura che dicono somigli ad una vagina e che ha la forma del corpo centrale del mio guerriero. Sotto i piedi di questa Madonna c'è un angelo che la sorregge e su cui sono state fatte varie ipotesi. Una molto suggestiva , è incentrata anch'essa su una profezia e sulla figura di questo angelo, che sembra debba avere un ruolo importantissimo negli anni a venire e a cui è dato il nome di ANGELO DELLA PACE.
Il Guerriero è sospeso, forte dominante, vittorioso su una città rosso cupo, appena accennata. Il dipinto sfonda la cornice come se volesse sfondare lo spazio circostante.