Il quadro "I Figli dell'Invasione" è un'opera in realtà del 1991, ripresa nel 2012 e anche nel 2021. L'opera all'inizio non aveva quelle due astronavi, era priva di quesi soggetti e sembrava piuttosto insipita come racconto, come storia, così ho pensato di inserire queste astronavi, che tra l'altro, se osservate belle quella a sx è in realtà una tazzina di caffè col piattino, vista da sotto a cui è stato applicato un ventilatore. I Figli dell'Invasione, racconta il viaggio di alcuni alieni, che sono in realtà i paperi della Saga di Carl Barks, presenze osservatrici, che perturbano lo spazio-tempo nel quale si trovano; qui Paperino perde l'equilibrio e sta per cadere proprio sulla Piazza di Spagna disegnata da Giovan Battista Piranesi, al tramonto, di una giornata nel 1700, mentre un Sottomarino ad energia quantica sorvola i cieli di Roma; questo soggetto mi è stato richiesto più volte e per quest'opera ne sono stati realizzati diversi esemplari, sempre entro i nove originali.
Una breve descrizione della tecnica, fondamentale ai fini della comprensione dell'opera:
1) dopo un bozzetto di piccole dimensioni su carta fatta a china o pennarello, con ipotesi delle dimensioni finali;
2) ricerca iconografica delle immagini di piranesi, fotografie, fotogrammi di film, immagini dei fumetti di barks, scenografie e layout di film di animazione o illustrazioni e fotogrammi di film di fantascienza;
3) acquisizione immagini mediante scanner in alta risoluzione di tutte le selezionate sia in BN sia a Col.;
4) realizzazione e rendering di parti del quadro in 3d mediante software di modellazione;
5) realizzazione di layout digitale costituente le parti del quadro definitivo e definizione della dimensione finale;
6) modifica con programmi di ritocco fotografico delle viste di piranesi con nuove aggiunte e creazioni, modifica delle foto e delle immagini scansionate;
7) plottaggio delle immagini ritoccate sia su carta fotografica lucida o satinata, sia su cartoncino per aerografo da 250 g;
8) stampa su forex dello sfondo con colori UV;
9) coloritura delle stampe di piranesi o di altri elementi grafici e ritocco a mano delle foto ed immagini stampate mediante acrilico a pennello, china, matita, pastelli, ecoline, acquerelli a pennelli, pennarelli Uniposca;
10) ritaglio con taglierino a mano di tutte le parti costituenti la composizione;
11) nuova acquisizione mediante scanner delle singole parti ritagliate;
12) assemblaggio ed incollaggio finale del quadro mediante colle viniliche e adesivi spary.
A) Un primo concetto importante: prima che le varie parti costituenti il quadro vengano incollate rendendo il primo esemplare non più modificabile, vengono acquisite con lo scanner a tamburo, successivamente le parti vengono pulite mediante programma di ritocco fotografico per rendere le immagini pronte per un nuovo assemblaggio del quadro tutto digitale che rende il quadro un nuovo originale. Infatti, tra questo quadro che è nel mondo digitale e l'altro che è nel mondo reale ci sono delle differenze concettuali importanti: per esempio, le ombre che un livello fa su un altro, vengono realizzate con l'aerografo nel quadro reale e con l'aerografo digitale nel quadro digitale, che non potrà essere identico a quello reale, in quanto l'artista realizza a mano ogni intervento artistico. Quindi, alla fine del lavoro artistico, ci saranno più opere diverse, in quanto tutto viene realizzato dall'artista a mano sia in digitale sia reale.
B) Un secondo concetto importante: i titoli dei quadri. La passione per la fantascienza e tutto il mondo fantasy, ha portato l'artista Andrea Felice, alla scelta dei titoli come citazioni di altre opere letterarie. In altre parole, i titoli dei quadri sono scelti tra racconti di fantascienza della raccolta Urania. Urania è una collana editoriale italiana di fantascienza nata nel 1952, la più nota e longeva nell'ambito del genere in Italia, che con successo continua ancora oggi la pubblicazione di nuovi racconti. L'artista, nel corso della realizzazione dell'opera, poco prima di completarla, sceglie una rosa di titoli e tra questi trova nel titolo scelto, l'ispirazione per inserire un elemento vincente che non era presente nel progetto originale.