La freccia è l’intenzione che si proietta nello spazio.
Una volta che è stata scoccata, non c’è più nulla che l’arciere possa fare,
tranne osservarne la traiettoria in direzione del bersaglio.
Paulo Coelho
Manuale del guerriero della luce
O Manual do Guerreiro da Luz
Anno di prima pubblicazione: 1997
Casa editrice Assaggio
Il lavoro sul tema delle Direzione nasce da una riflessione, una volontà di tracciare percorsi, vite, destini.
Per i greci il FATO (lat. fatum, da fari “dire”) è la parola pronunziata dalla divinità: essa rappresenta per gli uomini il volere degli dei e quindi l’immutevole destino degli uomini o degli stati, fissato fin dal principio.
L’artista diventa un osservatore che a volo d’uccello tenta di leggere e trascrivere questi paesaggi di vita, tracce di memoria come valore dell’esistere; strade che si dipanano, frammenti che si fissano nell’incessante trama di vissuto.
Il segno che crea un confine è negato, il corpo nella sua rappresentazione umana è dissolto in un flusso dove il colore diventa protagonista.
La mancanza di direzione è solo apparente, ogni segmento ha una precisa mappa di punti, i luoghi visti, abitati, vissuti.
Queste tracce stese su grandi tele evocano frammenti, istantanee di percorsi che non possono essere registrate nella loro interezza perché l’artista ha a propria disposizione strumenti limitati di registrazione.