L'opera nasce dalla lettura di un haiku del poeta giapponese Matsuo Basho. Gli elementi della natura sono nel cuore di questa poesia e sono spesso oggetto di osservazione e meditazione. La fragilità e l'impermanenza delle manifestazioni terrene si riflettono nel segno che attraversa la tela, sfuggente e leggiadro. Il paesaggio, interiorizzato, scompare quindi, strato dopo strato, seguendo un percorso meditativo.