Al fine di comprendere meglio le seguenti opere, è necessaria una dovuta premessa:
Fundamentals rappresenta il culmine sperimentale della mia pluriennale ricerca artistica, iniziata nel 2010 in NABA (Milano). In seguito a una crisi creativa affrontata durante il primo anno di accademia, decisi di mettere da parte tutte le tecniche fino ad allora imparate, per avviare lo sviluppo di un linguaggio personale con il quale, più avanti, sarei stato in grado di trattare gli argomenti a me cari. Questo personale linguaggio, basa le sue fondamenta sulla musica ritmica e consiste in una codifica formale delle note e delle pause presenti negli spartiti di batteria. L’importante è che dalla nuova forma geometrica ottenuta, sia sempre possibile riconoscere i valori di partenza.
Un’altra caratteristica ricorrente del mio linguaggio è la sovrapposizione di più livelli. In tal modo, sono in grado di comunicare profondità spaziale su di un supporto bidimensionale, ottenendo delle bizzarre opere visuali, oltre ad eseguire una sorta di composizione musicale (lontana dai canoni musicali) attraverso una regolamentata organizzazione spaziale delle forme geometriche codificanti. Perciò, molte delle mie opere sono dei “set” costituiti dai singoli livelli separati, più la versione con tutti i livelli assieme.
Con il passare del tempo, lo sviluppo rigoroso di questo linguaggio, non solo mi ha permesso di ottenere opere sempre più bizzarre, ma ha trasformato le opere stesse in piattaforme di sviluppo, in cui l’arte visiva, la musica e la danza rappresentano molteplici facce dello stesso sistema rappresentativo.
Fundamentals, è il primo risultato dell’applicazione del mio linguaggio rispetto al tema dell’organismo vivente. In oltre Fundamentals è un set di 6 opere (5 quadri e un video di danza di 30 minuti).
Fundamentals – Livello n° 2 si presenta come un semplice percorso chiuso. Questo livello della mappa coreutica è riservato al livello del Ragionamento (la danzatrice vestita di blu). I valori delle note codificate, come dettato dal 1° livello sono maggiori e vanno quindi a costituire un’altra area della colonna sonora.