With this work I would like to lead the viewer to reflect on our place in the world, on our... Read More
With this work I would like to lead the viewer to reflect on our place in the world, on our temporal dimension and on the relationship between man and the surrounding environment. We live an artificial life in large urban agglomerations, we progressively create the conditions for a materialist society of exploitation, devoid of humanity, selfish, which projects us into a chaotic future where not even peace between peoples will be a certainty.
This leads to great instability which only fuels fear of the future.
Con quest'opera vorrei portare lo spettatore a riflettere sul nostro posto nel mondo, sulla nostra dimensione temporale e sulla relazione tra uomo e ambiente circostante. Viviamo una vita artificiale in grandi agglomerati urbani, creiamo progressivamente i presupposti per una società materialista di sfruttamento, priva di umanità, egoista, che ci proietta in un futuro caotico dove nemmeno la pace tra popoli sarà una certezza.
Questo porta a una grande instabilità che non fa altro che alimentare la paura del futuro.