L’ opera dal titolo “
Emancipazione “ invita alla riflessione riguardo il ruolo della donna ; lo fa
evidenziando come l’importanza della passione per la natura possa diventare un
importante canale di comunicazione. A dimostrarlo sono i ritratti delle “ Dame
con la rosa “ che divengono tipici del periodo settecentesco,
momento in cui la rosa conquista il
ruolo da protagonista in svariati settori : ora fiore di Venere, ora colore
dell’Aurora che schiude alla luce di un mondo nuovo alla cui costruzione le
donne desiderano partecipare. Fondamentale nella vita culturale del tempo e in
quella di corte, la figura femminile
afferma attraverso la simbologia della
rosa la funzione civilizzatrice
dell’Amore e Bellezza, portando questo
messaggio in vari luoghi per dare inizio al processo di emancipazione.
Processo che arriva fino ai
giorni nostri con un discreto sviluppo e l’augurio raffigurato con una pianta
di rosa lussureggiante, di raggiungere un maggior livello di parità anche nei
paesi culturalmente meno preparati.
L’opera descritta rientra nella serie “ Macchine del
tempo “, dove lo stile dell’ Arte Conservativa diventa matrimonio delle varie conoscenze
dell’artista, tra le discipline dell’arte, del restauro, e dell’architettura,
apprese negli anni di studio e lavoro . L’opera nasce dall’idea di recuperare
il ritratto settecentesco “ Dama con la Rosa” abbandonato all’azione del
tempo, per dargli nuovamente forma e dignità attraverso lo studio dei materiali
antichi e l’intervento di conservazione.
Antico e moderno si fondono in un
dialogo sullo stesso tema , per dare vita a un’ opera attuale, del tutto nuova
, che vuole catturare l’attenzione anche dello spettatore meno interessato
all’antico, raccontando con enfasi comunicativa come si restaura un dipinto e
come si può creare un legame tra passato e presente .
Il significato originale dell’opera
viene espresso catturando all’interno di geometrie e riquadri i gesti più rappresentativi , tali da divenire
una sintesi formale, una semplificazione di lettura dei canoni classici, più
consona allo stile del nostro tempo.
Il confronto con i grandi maestri
del passato non si limita a indagare i segreti del restauro valorizzando opere
dimenticate ma si completa realizzando sul supporto esterno un dipinto ex novo
per dare voce al pensiero attuale
rispetto al tema prescelto.
In tal senso l’antico
reinterpretato si unisce al contemporaneo tramite anelli metallici che segnano
il tempo dei segni zodiacali come in un astrolabio e le coordinate spaziali come in una bussola, dando una
collocazione ben precisa dell’opera ogni
volta che viene esposta.
Tempo e spazio che cambiano,
scorrono e trasformano lasciando la Natura sempre protagonista
di storie che si ripetono, come ben rappresentato nell’opera dal titolo “ Emancipazione “.