L'opera nasce dallo studio del materiale nel suo processo di trasformazione per rappresentare le caratteristiche dell'elefante.
Volevo far trapelare la potenza e al tempo stesso la fragilita' di questo splendido animale...la potenza nelle sue sporgenze e la fragilita' nelle venature profonde, nelle rotture dell'argilla.
Mi immaginavo il momento in cui l'elefante, sporco di fango, lento e imponente cammina sotto il sole cocente che spacca questa melma e fa trapelare la sua stanchezza.
Anche un animale un maestoso e forte come l'elefante subisce l'effetto inesorabile del tempo e il decadimento naturale di tutti gli elementi.
La secchezza della pelle e i profondi solchi rappresentano i segni del decadimento.