Titolo:
“eh balla…”
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dimensioni 100cmx40 cm/ spessore 3mm
materiale: lastra di metallo zincato/acidi e colore acrilico
tecnica: incisione sperimentale non convenzionale
Supporto con ganci auto portanti ad L
IMAGE1 L’opera appartiene a un tema da me approfondito sia dal punto di vista comunicativo sia tecnico.
È una lastra di metallo zincato trattata, incisa con tecnica sperimentale.
L’opera rappresenta un viaggio introspettivo tra l’uomo e il suo esistere.
La lastra metallica raffigura lo specchio dell’anima; tutti noi abbiamo bisogno di “riscoprirci” nel nostro essere umano, ma spesso non arriviamo a farlo perché non riusciamo a vedere oltre l’apparenza delle cose comuni.
La lastra è un invito a guardare oltre ciò che non si percepisce, a ricercare delle verità che sarebbero state troppo scontate se avessi utilizzato uno specchio vero. Mentre il materiale zincato per me è quella via di mezzo che ti permette di percepire un immagine e non vederla attraverso una superficie riflessa, perché per compiere un viaggio catartico nulla è scontato come un mera immagine riflessa nello specchio.
Le immagini primordiali scelte e riprodotte appartengono a un ciclo di pittogrammi della grotta dei Cervi di Porto Badisco (Le). Sono state da me ricomposte in una sorta di danza primordiale, proprio come l’immagine ripetuta in primo piano che rappresenta un dio danzante. La danza per questi uomini era il “tutto” per ottenere, esorcizzare, purificare la vita. Per tale motivo mi descrive il viaggio catartico della nostra anima da tutti quegli stereotipi che la nostra società ci ha ricamato addosso, in un modo quasi ingenuo ed infantile, lo stesso modo con cui gli uomini del neolitico dipingevano, graffiavano e descrivevano la loro a vita e la loro anima.
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