Risultato dell’intima esigenza di registrare i timori, le impressioni e le speranze che hanno caratterizzato la prima ondata di diffusione del Covid 19.
In questa fase dell’emergenza, in cui l’incalzare delle notizie e la tragicità dei dati condizionavano negativamente la vita di ognuno, l’unica possibile salvezza sembrava essere la riscoperta dei valori del rispetto della natura e della solidarietà. Al tempo stesso il rifugio dell’arte (e del fare arte) assumeva come un tempo valore salvifico dell’anima.
Le pagine dei quotidiani di quei giorni e gli strumenti dell’attività artistica costituiscono il palinsesto di questa creazione.