“Una vita vissuta senza ricerca non è degna di essere vissuta”.
L’opera “Conosci te stesso ” rappresenta l’universale ed intimo percorso di ricerca di noi stessi : l’accettazione della propria e naturale imperfezione alla scoperta dell’essenza reale ed autentica del nostro Io originario.
Alla luce di una nuova consapevolezza, artefici sublimi ed improbabili, riemergono in segni e volti che sono memorie della propria biografica atipicità, significati arcaici ed interferenze che divengono ora inediti, rivelando il senso autentico dell’esistenza in cui siamo avvolti.
L’antica colonna in rovina, rappresenta null’altro che la vita, evocando il radicamento alle nostre basi e nel contempo lo sgretolarsi delle certezze al desiderio di un futuro prossimo di rinnovamento.
Il serpente rappresenta nella sua essenza simbolica, la Sapienza antica, la metamorfosi dell'animo umano che indaga profondo l’alterità femminile. Dalla terra risale sinuoso ed elegante, modellandosi all’esistenza in un adorno prezioso ,cercando segretamente di catturare la chiave dell’inconscio primordiale ed individuale al fine di aprirne le menti. Il viso, etereo e meraviglioso, evoca l’espressione dell’erotismo femminile. I tratti leggermente deformati divengono proiezioni surrealiste di una nuova identità acquisita, mentre gli occhi, profondi e trasognati si espandono alla freschezza della rivelazione. Il vaso poggia sulla testa adornandola e nutrendola spiritualmente di voluttà eterna. Nell’orizzonte della ricreazione , prodigi floreali germogliano, rappresentando l’estro di un’intelligenza capace di grande rinnovamento. Nell’estesa grammatica della Natura rappresentano qui il “compiuto” e l’espressione fisica dell’eternità rinnovata.