Concetto Maat, nasce da una mia personale analisi sull'uomo su ciò che siamo e ciò che avevamo ed eravamo.
Il Maat è un principio d' ordine cosmico ed etico, in una lontana epoca egizia, esprime un particolare concetto di centralità dell’Uomo al centro del suo Universo, con i suoi principali parametri di misure temporali.
Costruire il Maat, era uno stato di vita che legava tutte le cose in un'unità indistruttibile: l'universo, il mondo naturale, lo Stato e gli individui erano visti come tasselli di un ordine superiore generato da Maat.
L'opera nasce come una sorta di mappa stellare, creata con una tecnica ad incisione su cui poi ho applicato fogli d'argento (alluminio), riportante figure, schemi e linee secondo una visione antica, un’astronomia primitiva ma pratica, sono riportate alcune delle costellazioni degli astri e dei corpi celesti che avevano una maggiore influenza nell'antico e nel nuovo regno dell' antico Egitto.
Sono riportati anche alcuni simboli sacri per la cultura del tempo, una completa relazione e connessione tra uomo, cosmo e infinito (come il sole, la barca solare, la rappresentazione a figura di Ra e della dea Nut).
L'opera visiva la rilego alla nostra contemporaneità grazie alla connessione uomo/cosmo che è tutt'ora fraterna e indissolubile, ma soprattutto presente, il cosmo lo stiamo scoprendo ed esplorando davvero in questo tempo, ma allo stesso tempo uno sguardo verso l'alto è un viaggio nel passato e verso l'infinito inesplorato.
L'utilizzo dell'alluminio è motivato con il concetto espresso nell'opera, grazie alle sue caratteristiche fisiche inalterabili ed eterne.
Concetto Maat, mette sullo stesso tempo e nello stesso spazio, futuro/passato e caos/ordine.