L'opera "Collisioni" è un richiamo personale riguardo i contrasti vissuti durante il periodo della sua creazione. Rappresentare astrattamente le sensazioni vissute è stato un bisogno istintivo, come uno sfogo irrazionale. Alcune forme possono ricordare l'immagine di un occhio che scruta dall'alto la situazione nella quale si incontrano e raggruppano le altre sagome, come in una lotta senza vincitore. Questo riguarda proprio il mio vissuto, spesso nelle mie esperienze di conflitto non esiste ne il vinto né il vincitore.