Material: gauze and natural pigments on canvas,soaked in putrid sewage and necrosis
The body of the painting recedes into the world below. Flaps of flaps rarely reveal authentic tones and brushstrokes. Above... Read More
The body of the painting recedes into the world below. Flaps of flaps rarely reveal authentic tones and brushstrokes. Above it is all broken. We are all broken. The landscape of which we are familiar has been taken away continuously. It takes an unjust thought to make art live here and at the same time reawaken us from this inertia as with a slap of truth. With a finger you can still follow the poetic relief of what belongs to us. How to learn more about the roughness of the trees and the taste of the water. The cure begins with an adventure of nourishing passions that burn in the picture together with humiliated existence.
Qui il corpo della pittura indietreggia dal reale al mondo di sotto. Squarci di lembi di garza infatti lasciano scoperti di rado toni e pennellate autentiche. Segno e tonalità svuotati, privi di corposità, che affermano la presenza tramite la velatura di ciò che precedentemente era pieno, illusoriamente cancellato e di cui rimane una vaga memoria. Con un dito si può ancora seguire il rilievo poetico di ciò che è appartenuto a questi blocchi geometrici di mondi, tra toni caldi e freddi, che sono andati in collisione l’uno con l’altro. Quasi per dire che nel mondo di sopra è tutto rotto. Siamo tutti rotti. Medicati di continuo è stato rimosso il paesaggio interiore a noi familiare. Ci vuole un pensiero ingiusto per far vivere qui l’arte e al contempo ridestarci – come con uno schiaffo di verità – da questa inerzia superficiale e impalpabile del quotidiano agire.