Bacco, il dio del vino, non necessita certo di presentazioni, ma questo collage ci offre una riflessione significativa sulla nostra attualita': ci racconta della superficialita' di molti soggetti che si avvicinano a consumi di eccellenza senza una reale preparazione, ne' consapevolezza, ne' amore per la materia, ma solo per sfruttarne il brand, solo per proiettare un'immagine positiva di se stessi ... si pensi all'esercito di winelovers che impazza su instagram fotografando etichette prezzolate di bottiglie - spesso solo prese in prestito per lo scatto- o che piuttosto compie tour del vino, senza comprarsi neppure una bottiglia. L'unica finalita' e' quella di geo-taggarsi in una cantina prestigiosa... Ennesima dimostrazione della tendenza alla bulimia esperienziale.
Questo progetto racconta il culto idolatrico degli hashtag, dell’omologazione alla quale ci stiamo piegando, sia a livello verbale sia a livello identitario. Usiamo le stesse parole, dunque pensiamo le stesse cose.
Siamo tutti attenti osservatori delle regole secondo le quali l'algoritmo ci rende noti o piuttosto fedeli riproduttori del formato di impaginazione del nostro social preferito, perche' la nostra immagine ne risulti piu' accattivante … regole che concretamente ormai alterano il nostro stesso modo di scattare una foto o peggio condizionano il nostro stesso modo di guardare la realtà, o di pensare la nostra identita', che dovrebbe ancora esistere dietro una foto, ma che della quale forse, nei nostri scatti condivisi, ve ne e' rimasta solo una minima riproduzione verosimile.
Sapete quante persone ricorrono ai medesimi hastags?! Quanto valgono le parole del nostro nume tutelare in moneta-hastags di instagram? Provate a controllare voi stessi. Provate ad inserire alcune delle parole chiave che ho lasciato nei collages e scoprirete che lo stesso gesto - lo stesso pensiero - e' stato condiviso da milioni di persone, talvolta da miliardi di persone. Troppi esseri umani appiattiti dietro una solo vuota parola chiave, tutti intenti a compiere il medesimo gesto, a pensare la stessa idea.
E voi quali gesti siete disposti a compiere per assecondare il potenziale di visibilita' di un tag?! …per trovarvi nel luogo giusto, con le persone giuste, per avere il prodotto giusto, per sedere al tavolo giusto?! … e il tutto solo per essere indicizzati nel modo “giusto”?! Tutti rapiti da un isterico e bulimico presenzialismo da mostra blockbuster ...Quanto vale il coraggio di essere diversi?
+ Per condividere in modo autentico questo pensiero con lo spettatore - quasi certa che se trovera' interessante il collage, probabilmente tirera' fuori il proprio telefono per fotografarlo - ho deciso di nascondere un tag nfc nel collage ( senza che sia visibile) ... non appena si avvicinera' il telefono, il collage gli inviera' un link speciale per ricordargli di ricominciare a guardare l'arte senza il filtro di una fotocamera: www.stefaniasagliocco/idols
| BACCO #wine #tasting #food | D.44 cm cm ( incorniciato 50x50 cm) | Collage su Cartoncino | OCCO | 2022
PEZZO UNICO