Generazioni. La scena presa a pretesto è quella di un uomo che stringe una granata (Fabio Sargentini) sul pianerottolo antistante la galleria L'Attico in Via del Paradiso a Roma. La bomba, opera di Pino Pascali, contiene un messaggio che solo il detentore può far detonare. Un mondo interno, quello dell'Attico, che ha visto avvicendarsi e dialogare generazioni di artisti, specchio di un mondo esterno che nell'arco di mezzo secolo è cambiato radicalmente: uomini e donne (il presente) che si guardano e si scrivono attraverso gli schermi di telefoni cellulari mentre una nonna (il passato) cinge da dietro il proprio nipote (il futuro), come fosse uno scrigno appunto. In quello scrigno, che l'uomo in primo piano guarda intensamente, c'è il futuro.