L'opera è stata realizzata in Australia dove sono ho soggiornato circa 3 mesi (marzo-giugno 2020) a causa dell'impossibilità di viaggiare di questo particolare periodo. Ho lavorato a Darwin, durante il periodo di Lock down mi è venuta l'idea di ambientare la mia opera proprio nella zona pranzo della casa, il mio temporaneo atelier. Pensai subito a Picasso e a Renato Guttuso, due dei miei più grandi artisti di riferimento. Dal punto di vista compositivo, al centro, mi sono ispirato alla "Natura Morta con la scure" del 1947 di Guttuso: i fiaschi della quale mi hanno sempre ricordato la mia infanzia, le settimane di settembre, quando a Viareggio aiutavo uno zio a impagliare fiaschi e damigiane. Sul tavolo, inoltre, vi sono i limoni e i fichidindia frutti della Puglia, mia terra natia, che mi avvicina alla Sicilia di Guttuso. Infine, al centro del tavolo è presente uno dei miei libri preferiti, "”Federico II Imperatore"" di Ernst Kantorowicz. La figura del libro rappresenta la cultura che è alla base del sapere, mentre la figura di Federico II, detto Puer Apuliae (figlio della Puglia, la mia regione), padre di re Manfredi (fondatore di Manfredonia, la mia città) invece rappresenta il legame diretto tra la cultura, la Storia e la mia terra. Sulle pareti sono presenti due opere, come fossero due quadri in possesso dell'artista. Sulla parete di destra è un particolare di ""Guernica"", secondo me l'opera magna di Picasso: dove il Toro di allora (oggi assente) richiama la Pandemia, il virus di oggi (invisibile); il cavallo straziato, ferito, rappresenta l'uomo sconfitto, ""annullato"", colpito nell'orgoglio che non riesce ancora a scoprire un valido antidodo al male del secolo, il Covid-19. Le donne, sul lato, ancora una volta esprimono la disperazione che regna nelle case colpite dal male. Al fiore che spunta da terra resta il compito di sperare ancora nella vita, nel futuro! Sulla parete di sinistra e' composta un'opera che si ispira all'arte Aborigena, un omaggio a questa cultura millenaria che ho scoperto negli ultimi anni grazie ai miei viaggi in Australia. Il rigoglio della pianta davanti al quadro e alla luce, insieme alla Natura Morta e a Guernica, stanno ad indicare il ritorno alla Natura, al rispetto della Terra."
Il dott. Vito Saracino-UniBA aggiunge: Quest'opera è la dimostrazione che i propri pensieri e le proprie passioni si possono mettere in valigia e cambiare latitudine ma non intensità. Ti sei portato la Puglia con te in tanti riferimenti presenti e l'Atelier mi fa pensare anche alla stanza di Van Gogh per colori e stile. Il marchio di Guernica è la dimostrazione di questa società attuale, frammentata e senza certezze. L'unica certezza rimasta è la casa, scudo delle arti e delle passioni.