ARTEMIDE *psiche
Materiale: Acrilici, crete, su tavola in abete. Tecnica: spatola
Il lavoro appartiene ad una serie di opere recenti su di un mio progetto intimistico, poetico, psichico, con forte riferimento alla Mitologia Greca, ponendo l'attenzione alla costruzione degli Dei... umanizzandoli.
Il termine psyché indica in greco antico una delle nozioni portanti dell'intero mondo classico, che si avvicina al lemma moderno di "anima"
Nella cornice ad identificare l'umanizzazione di ARTEMIDE, riporto un versetto dei ' Frammenti di Eraclito ' al quale mi sono sentita particolarmente ispirata per questo lavoro:
'L'arco ha dunque per nome vita e per opera morte, il dio è giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame, e muta come il fuoco, quando si mescola ai profumi e
prende nome dall'aroma di ognuno di essi. Eraclito - v 48/67.
Immortalità e perfezione di sentimenti e fenomeni naturali, di per sé ciò che naturalmente conosciamo dei Miti. Da qui parto per un viaggio a ritroso dove i protagonisti dell'Olimpo riacquistano la loro umanità, smettendo di essere pochi eletti, per diventare ciò che di Divino ed Eterno vi è in ciascuno di noi . L'anima.
Nella mia ricerca pittorica sento necessariamente il bisogno dell'utilizzo della spatola, poiché mi permette di potermi muovere in una libera diretta gestualità spontanea. La base del progetto/disegno è una colatura direttamente sulla tavola eseguita in caduta gestuale.
In questa mia ricerca d'espressione intensa,vorrei cogliere i lineamenti universali, al di la dello spazio del tempo e del sesso. Nessun limite, nessun condizionamento esteriore al significato del messaggio rappresentato.