Punto, linea e
grattacielo
Il titolo del progetto si ispira
allo scritto di V. Kandinskij– Punto
linea e superficie – in cui vengono trattati argomenti a me cari e di
interesse fondamentale per la pittura in generale. In questo trattato infatti
viene sviscerato il molteplice e mutevole significato di simboli quali appunto
il punto, la linea e la superficie, che vengono tradotti dal linguaggio
matematico a quello della scrittura e infine trasportati nell’ambito artistico.
Proprio tali simboli sono quelli che utilizzo per la costruzione dello spazio
nelle mie opere, a formare quell’unità da me prediletta che è il grattacielo,
la città, lo spazio urbano, che si arricchiscono poi di colori e dimensioni a
rappresentare la mia visione ideale dell’umanità, la “natura” costruita
dall’uomo.
Con questo progetto mi propongo di
fare un omaggio ai miei artisti preferiti, integrando, mescolando e
reinterpretando alcune delle loro caratteristiche stilistiche all’interno dello
spazio creativo della mia serie di quadri “Aria dura per la finzione di uno
scorcio urbano”.
Questa interazione avviene
tramite lo sviluppo e rimodellamento dello stile dell’artista all’interno della
mia visione artistica o tramite un inserto stilisticamente ben definito e
riconoscibile di elementi caratterizzanti dell’autore scelto.
Aria dura per la finzione di
uno scorcio urbano New York - omaggio a Magritte: ho inserito dei tipici
elementi del pittore surrealista quali i “bilboquets”, una sorta di pedine
simili agli alfieri degli scacchi, una fitta trama bianca come un foglio di carta
ritagliata e una superficie nera su cui sono attaccati dei sonagli presenti
nell’opera “L’annunciazione”. Questi oggetti di uso comune vengono ingigantiti
e inseriti direttamente all’interno dello spazio urbano a sostituire alcune
componenti architettoniche, creando, qui come nei dipinti di Magritte, un
effetto percettivo destabilizzante, una commistione tra elementi dissonanti,
una realtà impossibile.