Punto, linea e
grattacielo
Il titolo del progetto si ispira
allo scritto di V. Kandinskij– Punto
linea e superficie – in cui vengono trattati argomenti a me cari e di
interesse fondamentale per la pittura in generale. In questo trattato infatti
viene sviscerato il molteplice e mutevole significato di simboli quali appunto
il punto, la linea e la superficie, che vengono tradotti dal linguaggio
matematico a quello della scrittura e infine trasportati nell’ambito artistico.
Proprio tali simboli sono quelli che utilizzo per la costruzione dello spazio
nelle mie opere, a formare quell’unità da me prediletta che è il grattacielo,
la città, lo spazio urbano, che si arricchiscono poi di colori e dimensioni a
rappresentare la mia visione ideale dell’umanità, la “natura” costruita
dall’uomo.
Con questo progetto mi propongo di
fare un omaggio ai miei artisti preferiti, integrando, mescolando e
reinterpretando alcune delle loro caratteristiche stilistiche all’interno dello
spazio creativo della mia serie di quadri “Aria dura per la finzione di uno
scorcio urbano”.
Questa interazione avviene
tramite lo sviluppo e rimodellamento dello stile dell’artista all’interno della
mia visione artistica o tramite un inserto stilisticamente ben definito e
riconoscibile di elementi caratterizzanti dell’autore scelto.
Ho realizzato la tela con la totale libertà da qualsiasi idea di forma
tipica dell’action painting del pittore americano. A tale scopo ho
colpito la tela con colori molto diluiti, utilizzando sovente anche la
tecnica del dripping, ottenendo stratificazioni casuali. Gesto, ritmo,
ripetitività della tecnica pittorica creano un groviglio apparentemente
caotico caratterizzato da una sensazione di casualità, insensatezza,
violenza cui sovrappongo una lastra in cui la città è raffigurata in
netto contrasto, non solo coloristico, ma anche di forma, con la tela
sottostante. Sulla tela ho utilizzato colori primari (rosso, giallo,
blu) ed il bianco, mentre per la città quasi esclusivamente il nero:
questo contrasto ci trasmette la sensazione di una città irrequieta,
caotica e forse anche violenta, in equilibrio precario.