Ho scelto due commenti come presentazione di questa opera perchè ritengo che siano quelli che piu' la rappresentino in funzione creativa. Premetto che sono partita da un astratto che volevo rimanesse tale. Ma guardandolo poi si sono rivelati man mano personaggi senza un apparente collegamento e trama. Un vero e proprio misterioso spettacolo che ho seguito con interesse e che vuol continuare la sua rappresentazione ...
JC. LARGOT, scrittore: Questo dipinto appartiene chiaramente alla pittura psichedelica. Apre una finestra sull'attimo del cataclisma emozionale al quale ognuno di noi può venire confrontato. Nell' impellenza della sua rappresentazione, l'autore disconosce i canoni del grafismo classico, non usa l'alternanza di campi prospettici, non usa volumetriche trasparenze e rinuncia ad ogni sfumatura, fissando l'apocalittico istante con il mezzo di un duro primitivismo colorato. Colpisce L'abbondanza di tale pittura psico- viscerale, immediata, istintiva, maturata ma non volontariamente riflettuta. risulta da ciò un'opera intensa, vulcanica, ricca, assai violenta. Come per un' Eruzione vulcanica. Ciò che l'occhio può osservare qui è solo una minima parte dell'intero fenomeno mentale ed emozionale, complesso, sotterraneo, giunto ad una pressione massima, di rottura della caldera della sua sensibilità umano artistica. Un quadro lavico, dunque, emblematico del lavoro tellurico che agisce, in solitudine e a lungo. Da esso deriva l'utilizzo di colori di fuoco, intrisi di una dismisura di rovente sentimento. I numerosi personaggi che popolano la scena si sviluppano, si muovono, lasciano esplodere la folle realtà della vita, incomprensibile misto di bellezze ed orrori, di amore e paure, insieme tutti nell' impossibilità di capire del tutto, la complessità dei sentimenti umani, La loro sottile bellezza, qui raffigurata nell'intenso dolcissimo bacio scambiato tra i due giovani onirici personaggi, ideali, che sembrano fuggire così alla cruda piatta violenza del momento, e a quella di vecchie ferite, espresse su uno strano piano unidimensionale, privo di prospettiva, come sono schiacciate dal tempo, in parte ancora aperte; il tutto rinforzato dalla presenza di un cavallo di fuoco, irruente, a metà donna, giovane, bella, faccia scura, incredula forse di quanto accade, e da qualche altra inquietante figura, spazi oscuri, fondo buio, e rappresentazioni fiammate. Su quegli amanti indifferenti al caos circostante veglia una luna enigmatica, potente, buona ma esigente, opposta e un piccolo luminoso sole, forse in stato di dissolvenza, forse quello dell'infanzia, "tempo a Cherubini spensierati", improbabile fiore arcobaleno.
CHIARA DEGL' INNOCENTI, giovane laureata in Lettere e filosofia. ' Le figure in basso a destra che si baciano sono il presente ed il tema principale del dipinto. Il loro bacio produce e contiene tutti gli altri attori del quadro che si muovono all'insaputa dei due amanti, che infatti sono bendati e non possono vedere, sotto lo sguardo pacatamente compiaciuto del futuro (la donna con la luna circondata da un mulinello di foglie e creatura dorata) e del passato (l'uomo con la barba in basso a sinistra). La Ragione, a fianco degli amanti, si distacca dal bacio senza rifiutarlo ma lasciandolo alla sua istintività e sembra dirigersi verso il passato che mostrano quindi l'esperienza di cui la saggezza ragionata ne è¨ il frutto. Nell' angolo in alto a destra compaiono due figure dal volto chiaro che rappresentano lo scambio intellettuale e spirituale, condizione sine qua non di amore completo .. I due personaggi con i volti più scuri invece rappresentano la sessualità e nei loro vestiti sono infatti contenuti animali che rappresentano gli istinti naturali e i genitali maschili e femminili: il cavallo, la volpe, il riccio, gli uccellini che si nutrono vicendevolmente. L'ultima figura un ragazzo con la testa di un falco, la giovinezza, che sembra essere sospesa a mezz'aria nell'atto di guardare il passato, incuriosita dalla sua barba piena di errori e di insegnamenti per adesso incomprensibili. I due personaggi con i volti più scuri rappresentano invece la sessualità e nei loro vestiti sono infatti contenuti animali che rappresentano gli istinti naturali e i genitali maschili e femminili- il cavallo, la volpe, il riccio, gli uccellini che si nutrono vicendevolmente-. L'ultima figura, un ragazzo con la testa di un falco,rappresenta la giovinezza, che sembra essere sospesa a mezz'aria nell'atto di guardare il passato, incuriosita dalla sua barba piena di errori e di insegnamenti per adesso incomprensibili.