In quest’opera come nelle altre del ciclo pittorico “Bodies” è presente all’interno dello stesso dipinto, una differenziazione stilistica, è infatti... Read More
In quest’opera come nelle altre del ciclo pittorico “Bodies”
è presente all’interno dello stesso dipinto, una differenziazione stilistica, è
infatti evidente la dissonanza tra i volti che conservano le proporzioni
realistiche e possono essere visti come caratterizzati dallo stile
“espressionistico”, e il corpo che è completamente deformato ed è più vicino ad
uno stile neo-surreale e al tempo stesso astratto.
La modella in quest’opera presenta la
trasfigurazione di due volti dai tratti simili e distinti tra di loro fusi in
un unico volto.
Il corpo di dimensioni monumentali rispetto ai volti
assume un carattere quasi astratto essendo scomposto in numerosi settori distinti
per morfologia e per i colori che sono vivaci e in alcuni casi fluorescenti. A
conferire una caratteristica di realismo sono inseriti nel tronco della modella
elementi fotografici che arricchiscono la composizione conferendo un altro
livello di complessità all’opera. Alla seriosità dell’espressione dei volti
quasi “inquisitoria” si contrappone l’ilarità dell’inserto fotografico presente
alla base del dipinto.
Il fondale quasi completamente di colore giallo
fluorescente vuole essere una metafora e al tempo stesso una rivisitazione del
fondo oro “paradisiaco”, con una leggera schiarita retrostante i volti quasi a
simulare una finestra memore della ritrattistica rinascimentale, che conferisce
profondità alla composizione.