A Dino Campana può essere considerata una delle composizioni formalmente più felici e sperimentali di Antignani. Cromaticamente ricco ed equilibrato quest'assemblaggio di tessuti e materiali di scarto ha richiesto un procedimento di realizzazione di oltre tre settimane, che ha previsto la macerazione di tessuti e pigmenti sperimentati per la prima volta. Con quest'opera Antignani abbandona la bellezza formale, per rientrare in un turbinio materico che sfiora l'osceno, pur valorizzando lo scarto.