La natura è imprevedibile, spontanea. Si sviluppa e basta. Cresce. Si nutre. Cambia. La vegetazione, gli animali... poi arriviamo noi che ci nascondiamo dietro le nostre maschere. Puliti. Colorati. Convinti di essere quelli giusti. I migliori. Il fango pare non sogni di diventare nuvola. Che paura fa a noi umani essere fango, eppure la nuvola è stata fango una volta. In quest'opera non c'è muffa, ma i colori sono sempre gli stessi, per esprimere il nostro vano tentativo di nasconderci dietro maschere autoimposte. L'universo non rallenta per noi. Noi siamo uomini solo per un attimo. Il tempo di un respiro. Il capitolo 4: questo respiro.