XIII EDIZIONE LAND ART AL FURLO/L’Arte a terra – Il cammino dell’arte/3-18 settembre 2022
Il quid del progetto “POESIA IN CAMMINO”
La mia proposta fa parte di una serie intitolata “… DI PASSAGGIO” che prevede altre 3 opere di Land Art (POESIA IN CAMMINO, PIETRA MILIARE PER L’INFINITO, IL GUADO e IL PONTE DI LUCE), dedicate al cammino e ai ponti, rappresentati nel loro più ampio significato simbolico e olistico.
La prima ispirazione di questa installazione è stata evocata dalle pietre d’inciampo, presenti nelle pavimentazioni in sanpietrini di molte città d’Europa, a ricordo della shoah, mentre la mia poesia “Ho sete”, tema dominante della pedana, è stata scritta in occasione di uno dei tanti tragici eventi migratori e viene proposta come una pagina da leggere camminando.
La mia opera offre quindi un testo dinamico, dove i versi vengono presentati dal basso verso l’alto, al contrario della consueta lettura, e in entrambe le due direzione di andata e ritorno.
Al centro, come una semplice rilegatura, una teoria di quadrati colorati, inframezzati da altri metallizzati, riproduzione astratta delle pietre d’inciampo in ottone.
Il testo della poesia:
HO SETE
Tempeste di terra e di acqua,
sconfinate distese d’affanni,
speranze inquiete
del mio spezzato orgoglio.
Oltre l'odio di frontiera,
la tua città frastornata,
indifferente,
è il mio giungere ultimo,
là,
dove tutto mi è avverso.
Ma ho troppa sete,
e non della tua acqua
dalle fonti catturata,
no,
ho sete dell'acqua che scorre,
che scorga,
che lava,
che vive.
Ho sete
dell'acqua che i laghi della terra
e del cuore riempie,
che il suolo domestico nutre,
e che non è solo tua,
né mia,
no,
ho sete
di quel nostro bene comune,
di quell'acqua di pace
che a tutti appartiene.