"Guardiani21", è una scultura collettiva che ha l'obiettivo di creare, grazie ad un cedro del Libano di 18 metri caduto per l'incuria dell'uomo, una comunità di persone. l'albero è stato tagliato in sezioni numerate di 30cm, che saranno affidate, tramite un contratto, a dei guardiani. I guardiani, tramite il gesto del custodire l'albero, entrano a far parte di una comunità connessa grazie ad un blog www.guardiani21.com
in questo blog, oltre a vedere l'evoluzione dell'azione e la motivazione che ha fatto nascere l'idea di trasformare un albero caduto in una scultura collettiva, i guardiani potranno parlare di tematiche legate all'ambiente, ma soprattutto, potranno decidere il giorno in cui, usando l'azione del ricomporre l'albero, potranno incontrarsi in diverse città, scelte per ricomporre il cedro. La scultura collettiva ha il fine di riconoscersi in una volontà di gioia, una gioia utile che possa generare una festa, anche solo di poche ore il tempo che basti per ricomporre l'albero, stare insieme incontrarsi. Dopo le poche ore destinate alla festa il cedro verra diviso nuovamente, e i guardiani torneranno nelle loro case con le loro sezioni da custodire, ma sapendo che quell'incontro potrà esserci più e più volte in altre città in altre strade. Và sottolineato che l'albero viene ricomposto grazie ai semplici incastri, ogni sezione è numerata, per facilitarne la ricostruzione che avverrà come un puzzle. Le sezione custodite dai guardiani sono concepite come sculture modulari che occupa uno spazio di 30cm, che poi è il modulo dell'albero. L'intento di ricomporre un L'albero in una strada è quello di lasciarlo imporsi in un ambiente urbano, per demarcare come tutto è naturale, se fruito in modo comunitario. L'albero diventa un simbolo di unione, una scultura che non esalti un potere, facilmente variabile, ma che inviti a guardare ogni singola parte, rami, tronco, corteccia e persone, come parti una struttura nuova, possibile. Guardiani21 forse cerca un nuovo modo di concepire le antiche sagre, un nuovo modo per concepire il raccolto , un raccolto utopico che possa generare pensieri.