Progetto per la realizzazione di un’opera per Villa
Baragiola e Parco Mantegazza nell’ambito del Festival del paesaggio NATURE URBANE
nel comune di Varese.
"Un’immagine mutevole e una realtà instabile.
E nondimeno, una dimensione che si offre all’incantesimo.
Questo può essere il paesaggio attraverso lo sguardo."
Le piante viaggiano, si spostano in silenzio subendo, fronteggiando e sfruttando le forze degli elementi. E al contempo occupano lo spazio, lo conquistano, lo popolano, e finiscono per abitarlo espressivamente.
Tre elementi si lasciano trasportare dal vento per attecchire tra villa Baragiola e Parco Mantegazza di Varese. Sono semi di un tarassaco che, allontanatosi dalla pianta madre, viaggiano nello spazio e nel tempo, propagando una visione del moto perpetuo, pur nella loro natura effimera. Riportano anche ad un gioco di dicotomie in cui contrapporre il movimento - a cui è tendenzialmente predisposto il mondo animale - all’adattamento - a cui è incline il mondo vegetale. Il lavoro è pensato per dislocarsi in alcuni spazi dei parchi in questione, con l’idea di creare un progetto diffuso, non sempre distinguibile nella sua interezza e che piuttosto lascia percepire al visitatore la sensazione di essere sempre all’interno dell’opera.
Il lavoro, che nel complesso trae ispirazione dai processi naturali, opera per questioni spaziali e manifesta un’evidenza: i margini entro i quali siamo portati ad agire altro non sono che delle delimitazioni alle quali il resto degli esseri viventi non risponde poiché non le riconosce come tali, mosso com’è da una ragione ancestrale, ovvero quella dell’esistere.
L’opera d’insieme – tra Villa Baragiola e Parco Mantegazza – nella sua caducità, assume una natura inedita generando uno spazio emotivo per mezzo di un’azione ambientale diffusa.
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Il lavoro site-specific è stato realizzato nell’ambito della residenza d’artista Habitat_Scenari_Possibili e del Festival del Paesaggio Nature Urbane tra settembre 2020 e settembre 2021.