Progetto Dolomiti (Italiano)
Progetto di Antje Stehn
La proposta
dell’opera “Dolomiti" nasce come
risposta alla strage degli alberi in Veneto, Trentino e Friuli circa un anno
fa, quando si sono schiantate al suolo, 14 milioni di piante , e in pochi
minuti si sono viste in azione le forze della Natura che ci dimostrano che oggi
gli equilibri sono compromessi. Il cambiamento climatico è una realtà: e sta
già provocando impatti e fenomeni di frequenza e intensità mai visti nella
storia umana e con essi sconvolgimento degli ecosistemi e della ricchezza della
biodiversità.
L’intervento
artistico proposto vuole essere un ponte per le città, in grado di connettere
le persone sia con la propria dimensione locale, sia con quella globale,
valorizzando il contatto con la natura circostante e le comunità attraverso la
partecipazione attiva dei cittadini, promuovendo uno stile di vita
ecosostenibile. Le opere proposte sono site-specific e community-based.
Il progetto
prevede dunque la realizzazione di un intervento attraverso un percorso comune
tra l’artista e cittadini, in un'integrazione di pratiche di arte partecipata e
socializzante per coinvolgere direttamente gli artisti e i cittadini partendo
da una conoscenza diretta dei luoghi e delle persone che li abitano.
L’intervento
è pensato intorno alla località alpina di San Martino di Castrozza, che deve la
sua origine ad un’istituzione religiosa antica, l’Ospizio dei Santi Martino e
Giuliano e a 1.450 metri sopra il livello del mare, ai piedi delle Pale
di San Martino e in zone come i
laghetti di Colbricon ai Piani della Cavallazza con eventuali
escursioni serali fino alla malga Ces
L’artista propone
l’interazione attraverso una serie di opere e attività artistiche e sociali che
si alternano plasmando un intervento che interagisce con l’ambiente alpino e si
inspira alle storiche montagne e creando un percorso di valorizzazione
territoriale nel contesto urbano e nei sentieri di bosco di montagna, tramite
opere realizzate con materiali del luogo e con gli alberi che sono ancora a
terra.
Le opere
dell’artista fungeranno da mappatura emozionale che si propone di esplorare il
rapporto che intercorre tra gli abitanti di un quartiere e il loro territorio,
dal punto di vista della percezione collettiva al fine di sensibilizzare le
aree, abitate strettamente legate alla strage degli alberi e alle problematiche
del cambiamento climatico.
Opere:
Le opere
site-specific temporanee proposte possono essere modificate secondo il
materiale a disposizione sul luogo e secondo il luogo della loro collocazione.
I materiali usati sono biocompatibili.
Vestito di
Piume, 2017
Misure:
altezza 3 m, larghezza 2 m, profondità 1,50 m
Materiale:
stoffa, terra, torba; piume
(Il
Materiale è intercambiabile secondo quello che si trova in sito, p.e. aghi di
pino, foglie, fiori, bacche ecc.)
Vestito di Piume: I vestiti sono un tema ricorrente nel mio
lavoro, ne ho fatti diversi: la Giacca di spine, il Vestito di Digitalis, il
Vestito di sale, la Camicia di semi di Pioppi, il Mantello di Terra e ora il
Vestito di piume e le scarpe spinate.
Gli indiani
Pueblo dicono che l'uomo bianco è pazzo perché sostiene che i pensieri nascono
nella testa: secondo loro, invece, nascono nel corpo, proprio nelle parti nascoste
dai vestiti.
In effetti,
quando si pensa alla percezione del mondo esterno, si pensa agli occhi, alle
orecchie, alla bocca, alle mani e per tutti è un incubo immaginarsi ciechi o
sordi. Alla pelle invece si pensa poco, nonostante che sia l'organo di
comunicazione con l'esterno più esteso del corpo: copre una superficie di due
metri quadrati! Anche lei ci mette in contatto con l'ambiente, con gli altri.
Che cosa sarebbe se non si sentisse più nulla, né temperature, né pressione, né
carezze? È bello pensare alle diverse forme della pelle: le scaglie, le piume,
la pelliccia, la scorza degli alberi, le spine.
Mantello di
Terra e Scorza, 2017-2019
Misure:
altezza 3 m, larghezza 1,5 m, profondità 0.50 m
Materiale:
stoffa, torba, terra, tronchi, foglie
(Il Materiale è intercambiabile secondo quello che si trova in sito, p.e.
aghi di pino, foglie, fiori, bacche ecc.)
Mantello di
Terra e Scorza: “La terra sta
sempre sotto i piedi e, quando ce l’hai addosso, è perché per te dovrebbe
essere finita. A quanto pare no. Un mantello di terra e scorza è comunque cosa
strana – così ho pensato, mentre lo guardavo per la prima volta – ma forse è il
miglior modo per prendere confidenza con il suolo e cominciare a percorrere la
strada. Sì, il mantello di terra e alberi è l’indumento migliore per un buon
viaggiatore, di quelli che sembrano un perfetto camuffamento per le divinità in
incognito. Se vi piace il romantico Wanderer, sentirvi un tutt’uno con il
paesaggio in cui vi immergete, sfidare la sorte e l’ignoto, un mantello di
terra è quanto di meglio possiate desiderare”. Roberto Rossi
Dolomiti,
2019
Misure:
altezza 3 m, larghezza 1,5 m, profondità 0.50 m
Materiale:
stoffa, torba, terra, tronchi, foglie
(Il Materiale è intercambiabile secondo quello che si trova in sito, p.e.
aghi di pino, foglie, fiori, bacche ecc.)
La vita
degli uomini gira intorno agli alberi, fondamentali per la sopravvivenza di
tutti. Siamo tutti nati in un bosco. Gli
alberi non rievocano solo ricordi vaghi delle nostre vite antecedenti quando
ancora saltavamo da un ramo all’altro, ma
ci legano anche alle nostre
radici e tradizioni, che sono strumento di conoscenza che l’uomo ha a
disposizione per creare un ponte fra passato, presente e futuro, fra luogo di
provenienza e luogo di approdo.
L’albero è anche metafora per l’essere umano
stesso. Le radici assomigliano ai piedi, che traggono nutrimento da questo
mondo, il tronco corrisponde al corpo e la chioma, infine, alla testa che porta
i frutti e i semi con quali la pianta si rigenera. La metafora di speranza sta
proprio in questa potenzialità.
Attività
Le attività
mirano a fare dialogare e mette in relazione l’arte, la cultura, e la storia,
le testimonianze territoriali e le diverse culture locali presenti nelle
località. Esse sono realizzate tenendo conto della sua realizzazione anche in
zone come i laghetti di Colbricon ai Piani della Cavallazza e escursioni e
rituali serali fino malga Ces
Laboratori
Attraverso
un processo di esperienze estetiche, visive ben strutturato e l'esperienza
della parola poetica, i partecipanti sviluppano delle competenze artistiche e
critiche.
Durata complessiva: 20 ore, suddivisi su 7
giorni
I laboratori saranno tenuti dall'artista visiva, Antje Stehn con la
collaborazione di artisti ed istituzioni della località di san Martino di Castrozza
del Veneto e del Friuli.
Tra le
tematiche e azioni principali
- Cos'è
l'arte per te? Discussione
- Cos'è un
ready made? Cos'è un ready made della natura?
- Breve
storia del Dadaismo
- Muoversi
con coscienza nel territorio, rallentare, toccare, annusare
- Ogni
partecipante a turno decide dove fermare il gruppo e racconta al gruppo cosa
gli ha colpito
- Parole,
cos'è il racconto, cos'è poesia? Quando delle parole diventano poesia?
- Poeti che hanno scritto sulla Località,
analisi di alcune poesie classici
- Excursus Storico Prima guerra mondiale e
sulla catastrofe ecologica del 2018
- Cos'è la bellezza? Esiste la bruttezza?
Riferimenti: Umberto Eco Saggi sulla Bellezza
- Excursus su arte contemporaneo, p.e Arte Povera,
Land Art ecc.
- Preparazione
e raccolta di materiale lungo il bosco per fare delle composizioni
- Discussioni sulle composizioni -
-Laboratorio
artistico con i materiali ricuperati
-
presentazione e discussione al gruppo dei lavori fatti con il materiale di
ricupero
I laboratori
terminano con la creazione di un evento finale: sotto la tutela degli artisti i
partecipanti imparano a usare i mezzi digitali per l'organizzazione e la promozione
di questo evento che coinvolge direttamente i cittadini e le istituzioni del
luogo.
Obiettivi
-Attraverso
l’arte, la cultura e la storia si raggiunge una presa di coscienza rispettosa sia
verso l’ambiente e le diverse comunità che risiedono nel luogo
-Riconoscere e ricostruire le diverse
narrazioni collettive e i vissuti emotivi che esistono sul territorio.
-Mettere in
moto processi di partecipazione sociale e consapevolezza della comunità
rispetto al tessuto simbolico-emotivo del territorio e rafforzare
l’appartenenza e l’identità territoriale
- Illustrare
gli strumenti di gestione di eventi artistici e, favorire l'atteggiamento proattivo
dei partecipanti
- Acquisire
nuove conoscenze e sentire di aver raggiunto uno o più obiettivi nel realizzare
collettivamente delle opere d’arte
- Fornendo
ai partecipanti gli strumenti adeguati a stilare una efficace pianificazione
nell’esecuzione di un’opera, sia quelli emozionali e motivazionali.
- Ogni
partecipante avrà la possibilità di analizzare individualmente le proprie aree
di creatività, ponendosi obiettivi concreti, definiti e chiari, e se vorrà
potrà condividerli per ricevere un ulteriore feedback da parte del gruppo e del
tutor.
Dolomiti (English)
Project by Antje Stehn
The proposal of the work "Dolomites" was born as a response to
the slaughter of trees in Veneto, Trentino and Friuli about a year ago, when
about 14 million plants crashed to the ground, and in a few minutes the forces
of Nature were seen in action .and showed
us that today the balances are compromised .Climate change is a reality: it is already causing impacts and phenomena
of frequency and intensity never seen in human history causing disruption of
ecosystems and loss of the richness .in biodiversity.
The proposed artistic intervention aims to be a bridge, able to connect
people both with their own local and global dimension, enhancing contact with
the surrounding nature and foreign communities through the active participation
of citizens, promoting an eco-sustainable lifestyle. The proposed works are
site-specific and community-based.
The project therefore aims to realize a common path of the artist and the
citizens, in an integration of participatory and socializing art practices to
directly involve citizens starting from a direct knowledge of the places and
people who live there.
The project is conceived around the alpine town of San Martino di
Castrozza, which owes its origin to an ancient religious institution, the
Hospice of Saints Martino and Giuliano and at 1,450 meters above sea level, at
the foot of the Pale di San Martino.
The artist proposes the interaction through a series of artistic and
social works and activities that alternate shaping an artistic intervention
that interacts with the alpine environment and is inspired by the historic
mountains and creating a path of territorial enhancement in the urban context
and at the same time on the paths of the
mountain forest . The works are made with local materials and with trees that
are still on the ground.
The artist's works will be the integral part of an emotional mapping
that aims to explore the relationship between the inhabitants of a neighborhood
and their territory, and the collective perception in order to sensitize the inhabited
areas closely linked to tree slaughter and climate change issues.
Works:
The proposed temporary site-specific works can be modified according to
the material available on the site and according to the place of their
placement. The materials used are biocompatible.
Feather Dress, 2017
Measurements: height 3 m, width 2m, depth 1.50m
Material: fabric, earth, peat; feathers
(The material is interchangeable
according to what is on site, e.g. pine needles, leaves, flowers, berries,
etc.)
Feather Dress: Clothes are a recurring theme in my work, I have made
different ones: the Thorns Jacket, the Digitalis Dress, the Salt Dress, the Seed
Shirt, the Earth Cloak and now the Dress of feathers and spine shoes.
The Pueblo Indians say that the white man is crazy because he claims
that thoughts are born in the head: according to them, instead, they are born
in the body, precisely in the parts hidden by the clothes.
In fact, when one thinks of the perception of the outside world, one
thinks of the eyes, the ears, the mouth, the hands and for everyone it is a
nightmare to imagine oneself blind or deaf. Of the skin, on the other hand,
little is thought of, despite the fact that it assures is the communication between
body with the external: covering an area of two square meters! Skin also puts
us in touch with the environment and with others. What would it be like if
nothing was felt, neither temperatures, nor pressure, nor caresses? It's nice
to think about the different kind of skins: scales, feathers, fur, the bark of
the trees, thorns.
Cloak of Earth and Bark, 2017
Measurements: height 3m, width 1.5m, depth 0.50m
Material: fabric, peat, earth, trunks, leaves
(The material is interchangeable according to what is on site, e.g. pine
needles, leaves, flowers, berries, etc.)
Mantle of Earth and bark: "The earth is always under your feet and,
when it’s on top of you it means, life is over. Apparently not. A cloak of
earth and bark is still strange - so I thought, as I looked at it for the first
time - but perhaps it is the best way to become familiar with the ground and
begin to walk the road. Yes, the coat of earth and trees is the best garment
for a good traveler, of those that seem a perfect camouflage for the incognito
deities. If you like the romantic Wanderer, feeling one with the landscape in
which you immerse yourself, challenging fate and the unknown, a cloak of earth
is the best you can wish for. "
Roberto Rossi
Dolomites, 2019 (English)
Measurements: height 3m, width 1.5m, depth 0.50m
Material: material, peat, earth, trunks, leaves
(The material is interchangeable according to what is on site, e.g. pine
needles, leaves, flowers, berries, etc.)
Our life revolves around trees,
which are fundamental for everyone's survival. We are all born in a forest. The
trees do not only recall vague memories of our previous lives when we were
still jumping from one branch to another, but they also bind us to our roots
and traditions, which are instruments of knowledge that man has at his disposal
to create a bridge between the past, present and future, between place of
origin and place of landing.
The tree is also a metaphor for
the human being himself. The roots resemble the feet, which draw nourishment
from this world, the trunk corresponds to the body and the crown, finally, to
the head with fruits and seeds which regenerate the plant. The metaphor of hope
lies in this potential.
Activities
The activities aim to create a dialogue and relate art, culture, and history,
to the territorial testimonies and the different local cultures present in these
places. Its realization takes into account even areas such as the Colbricon lake
on the Piani della Cavallazza and evening excursions up to the Malga Ces
Workshops
Through a well-structured process of aesthetic and visual experiences
and the experience of poetry the participants develop artistic and critical
skills.
Total duration: 20 hours, divided over 7 days
The workshops will be held by the visual artist, Antje Stehn with the
collaboration of artists and institutions from the town of San Martino di
Castrozza in the Veneto and Friuli regions.
Among the main themes and actions
- What is art for you? Discussion
- What is a ready made? What is a ready made of nature?
- Brief history of Dadaism
- Move with conscience in the territory, to slow down, to touch, to smell
- Each participant in turns decides where to stop the group and tells
the group what hit them
- Words, what is a story, what is poetry? When do words become poetry?
- Poets who wrote about the
Locality, analysis of some classic poems
- Excursus History World War I
and the 2018 ecological catastrophe
- What is beauty? Is there
ugliness? References: Umberto Eco Essays on Beauty
- Excursus on contemporary art,
eg Arte Povera, Land Art, etc.
- Preparation and collection of material along the forest to make
compositions
- Discussions about compositions
- Art workshop with recovered materials
- presentation and discussion with the group of the work done with the
recovered material
The workshop ends with the creation of a final event: with the help of
the artists the participants learn to use digital means for organizing and
promoting this event that directly involves citizens and local institutions.
Targets
- Reach through art, culture and history, a respectful awareness of both
the environment and the different communities that reside in the place
- Recognize and reconstruct the
various collective narratives and the emotional experiences that exist in the
area.
- Set in motion processes of social participation and awareness of the
community with respect to the symbolic-emotional thrill of the territory and
strengthen belonging and territorial identity
- Illustrate tools for managing artistic events and to encourage the
proactive attitude of the participants
- Providing participants with the appropriate tools to draw up effective
planning for the execution of a work, both emotional and motivational.
- Acquire new knowledge and feel that you have achieved one or more
goals in the collective realization of works of art
- Each participant will have the opportunity to individually analyze
their own areas of creativity, setting themselves concrete, clear and defined
goals, and if they wish, to share them for further feedback from the group and
the tutor.
