Tecnica: Acrilico, pittura e spatolato, su base legno, con applicazione opera creata su terracotta e inserti in foglia d'oro Oggetto:... Read More
Tecnica: Acrilico, pittura e spatolato, su base legno, con applicazione opera creata su terracotta e inserti in foglia d'oro
Oggetto: tavoletta ricavata da indicazioni storiche, sperimentazione dell'artista, dedicata ad un Dio adorato come protettore dei
Sumeri “Ishtar”.
Questa Dea era conosciuta anche come Istar, la Dea dell'amore, della fertilità, dell'erotismo e della guerra. Lavorazioni originali inedite.
3.2 – Il pensiero dell'artista: la realizzazione di quest'opera è stata ispirata dalla scrittura cuneiforme Sumera, in uso nel Vicino Oriente antico tra la fine del IV millennio AC e il I secolo DC Il nome, ideato nel XVIII secolo dall'orientalista inglese. Dei segni di forma triangolare prodotti dagli antichi scribi (persona che scriveva, teneva la contabilità) con un calamo (un pezzo di canna con un'estremità appuntita) su argilla umida, composta in tavolette poi essiccate al sole o cotte al forno. segno Ciascuno è infatti formato da uno o più impressioni prodotte con un angolo del calamo. (fonte Wikipedia)
La traduzione del cuneiforme riuscì solo nella prima metà dell'Ottocento, sfruttando la conoscenza dell'antico persiano e l'esistenza di iscrizioni trilingui (in babilonese, elamico e antico persiano).
Questa ultima opera artistica, nasce quindi da una ricerca dell'artista sulle prime forme di scrittura tradotte dopo migliaia di anni. Sull'argilla sono stati scritti alcuni versi di una poesia del poeta Pierpaolo Freschi.