Ho iniziato il mio percorso artistico nel mondo della pittura molto presto. Anche nel campo del disegno. E con pochi anni di età mostravo una predilezione nel confronto della sperimentazione dei materiali.
Il primo approccio alla educazione artistica la ricevete dal professore di arti plastiche con undici anni, chi mi fece capire la percezione dei colori nella rappresentazione della realtà.
Poco dopo decise di iniziare il mio percorso accademico nel liceo artistico della mia città natale, dove ho davvero iniziato a capire le tecniche pittoriche e scultoree.
Dopo l’ingresso nell’Accademia di Belle Arti di Madrid cominciai a preparare il mio percorso come restauratrice, il che mi ha permesso di studiare le tecniche tradizionali di lavorazione dell’arte. Dandomi un interesse e visione sulla materia che parte dagli studi antichi delle tecniche artistiche.
Posteriormente il mio percorso formativo scopre la dimensione vera delle possibilità creative della scultura, che non ha limiti dimensionali a cui piegarsi, nemmeno tecnici né creativi.
I limiti della materia nella mia scultura vengono intesi come dialogo con il materiale, che arricchisce il concetto finale dell’opera.
I materiali sono infiniti, le possibilità praticamente illimitate, le forme di rappresentazione si scelgono con l’obiettivo di fare capire il carattere finale dell’oggetto, così come i materiali che la compongono, e la possibilità di trasmissione della sua visione.