Nato a Napoli, Paolo Viola vive e lavora ad Asti. Sin dalla giovane età dimostra grande interesse per le arti figurative. Nel 1974 inizia a frequentare lo studio di Nicola Tota, pittore salernitano, dove apprende i concetti fondamentali della tecnica...
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Nato a Napoli, Paolo Viola vive e lavora ad Asti. Sin dalla giovane età dimostra grande interesse per le arti figurative. Nel 1974 inizia a frequentare lo studio di Nicola Tota, pittore salernitano, dove apprende i concetti fondamentali della tecnica pittorica imparando ad usare il colore in modo espressivo e, nel 1976, effettua la sua prima Personale a Salerno dove riscuote un grande successo di pubblico.Laureatosi in Medicina e Chirurgia si trasferisce ad Asti nel 1987 dove inizia a prestare servizio presso l’Azienda Sanitaria Locale mantenendo tuttavia sempre un rapporto intenso e costante con la pittura, sua grande passione.La sua pittura, dalle riconoscibili modalità timbriche e articolazione compositiva, affronta le tematiche più varie della “vita intorno a noi”, caratterizzate da una modalità espressiva e da una dinamica comunicativa originale ed informale, coinvolgenti nella loro elaborazione spaziale.I suoi ultimi lavori, frutto di una meditata progettazione, sono caratterizzati da supporti di forma e numero diversi, funzionali alla scomposizione del consueto schema pittorico e finalizzati ad un'articolazione spaziale più ampia e complessa. L'idea è quella di sfruttare le possibilità dello strumento scenico, tale da consentire l'espressione di uno stato emozionale particolare, più intenso e coinvolgente, per stimolare i soggetti esterni a “sentirsi parte” dell'opera e a “perdersi” direttamente nella rappresentazione dipinta.La particolare tecnica compositiva di cui si avvale Paolo Viola consiste nel progettare e costruire un'immagine tramite l'accostamento di tele e pannelli, come a creare uno spazio tridimensionale nel quale lo spettatore ha l'illusione di proiettarsi. L'opera di Viola è finalizzata ad aprire un canale comunicativo tra l'autore e il fruitore. In un percorso di ricerca continua, che si esplicita nella realizzazione di una zona di confine col realistico, l'osservatore è invitato ad entrare in questo spazio, a venirne inglobato e a perdervisi, al di là dell'immaginazione. Non è la realtà a venire riprodotta ma l'accesso che permette di raggiungere l'istante eternizzato su tela nel quale lo spettatore può partecipare dell'emozione dell'artista. L'opera si completa così soltanto nel momento della condivisione emozionale, in quello spazio in cui l'impressione esperita dall'artista viene restituita nella sua piena portata emotiva.Raffaella Pischedda, aprile 2018 L'essenza fisica e atmosferica della natura assume per Viola la variabilità percettiva dello stato d'animo, dell'emozione fuggevole, pur intensa e coinvolgente che conduce lo sguardo e la tavolozza di Viola a deporre sul supporto le stille dell'avvicendarsi delle ore, nello stemperarsi delle luci e l'aggrumarsi delle ombre. Lo stesso spazio pittorico si dilata, al di là dei supporti, orditi come polittici trilobati, a richiedere nuove connotazioni.Marida Faussone, marzo 2018 I quadri di Paolo Viola sono specchi del suo cammino e della sua visione esteriore e interiore. Guardare certi suoi dipinti sembra che ti vengano incontro e che, al tempo stesso, ti invitino a entrare dentro. Come se ogni opera, e ciascuno di noi, vivesse di due direzioni che, inevitabilmente, a un certo punto conoscono un punto di contatto, un miracolo di incontro e scontro.Massimo Cotto, giugno 2016 “… in ogni visione figurale inaugura un dialogo meditato tra l’intuizione creativa, immediatamente captata, e i colori che inondano la superficie di situazioni poetiche; ogni passaggio di colore rappresenta l’emozione, quel sentire intimo che si concretizza nell’insieme di una pittura, e che si fa racconto ricco di vibrazioni.” Paolo Levi , luglio 2012“Paolo Viola dipinge momenti di vita, riflessivo istante di meditazione interiore e ciò che colpisce è la sua pittura evocativa, silente, tecnicamente perfetta, che sa fondere un uso sapiente del colore con un'esperienza visiva della luce da grande maestro quale è. L'opera è non solo espressione di un'idea di umanità, ma nel suo farsi immagine ne approfondisce i più intimi e celati sentori” Guido Folco, maggio 2011Suoi lavori sono stati acquisiti ed esposti presso Enti pubblici e privati.Video: https://vimeo.com/286782315?fbclid=IwAR2blKP_06R8OY6pWVn0vl3HEnnrezhz4SoIrrqwpEUwLl3x5FJFE6HhYkAPartecipazioni recenti2018-Napoli – “Dal Mare alle colline del mare” – Personale - Museo PAN – Palazzo delle arti di Napoli-Asti - “La terra dei vigneti” - Personale - Museo diocesano Spazio San Giovanni-San Damiano, “La Barbera Incontra #fermatiunmomento” – Personale 2016-Gualdo Tadino – “Lo spazio intorno a noi” - Personale - Museo Civico Rocca Flea-Asti - “Fermati un momento” - Personale - Palazzo Ottolenghi-Carmagnola - “Sconfinati momenti di vita” - Mostra curata da Elio Rabbione – Palazzo Lomellini-Asti - “Passepartout en Hiver 2016” - Biblioteca AstenseAsti, 12 novembre 2018