Salve, sono Silvano Vincenzo,Sono nato a Pompei nel Marzo del 1975 e mi sono diplomato al Liceo Artistico di Salerno nel 1995.Curriculum:Nel 1995 conseguo il diploma al Liceo Artistico A. Sabatini di Salerno.Nel 1996 mi interesso alla grafica pubblicitaria e...
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Salve, sono Silvano Vincenzo,Sono nato a Pompei nel Marzo del 1975 e mi sono diplomato al Liceo Artistico di Salerno nel 1995.
Curriculum:Nel 1995 conseguo il diploma al Liceo Artistico A. Sabatini di Salerno.Nel 1996 mi interesso alla grafica pubblicitaria e dopo un corso di formazione sui programmi Adobe,inizio uno stage molto formativo in uno studio di progettazione di una cartotecnica.Nel 1998 lavoro come illustratore presso una casa editrice napoletana, la Savarese press.Nel 1999 partecipo ad un evento di street art “Quasi Spontaneo”, tenutosi in provincia di Salerno.Dal 2000 effettuo studi su grafica e design mi hanno impegnato in quegli anni. Ho vistro numerosemostre a Milano, Roma e in Francia. Riguardo alla mia formazione accademica ricevuta al Liceo, imiei maestri sono stati Matteo Sabino, acquarellista e pittore e Luigi Manzo, famoso ceramistavietrese.Nel 2007 partecipo ad un concorso per una serie di francobolli sulla Rai (Radio Televisione Italiana).Nel 2008 ho eseguito uno storyboard a china e acquerello per un cortometraggio.Nel 2009 ho esposto una serie di lavori, tra i quali alcuni sulla Shoa, nel circuito MarteLive, in unlounge bar a Testaccio.
I progetti sono tanti e le immagini si susseguono. Come noterete in questo mio breve portfolio c’èuna certa varietà espressiva, una frequente sperimentazione formale, intenzionata a offrire unaoriginale visione d’insieme e al contempo periferica dei miei soggetti. Le mie opere sonosoluzioni grafiche, di texture e stile, a volte facilmente paragonabili a quelle della pop art, per certiversi, e a quegli anni ‘60 e ’70, tanto carichi di tensioni sociali e culturali che hanno prodotto leprofonde e ancora attuali fratture nella nostra percezione del mondo. Sono interessato alletopografie delle città, rappresentazioni essenziali, quasi binarie, delle contorsioni umane. Sonointeressato alle topografie dell’anima, tracce senza parole di un profilo intimo, psicologico.Con i patterns industriali (riconoscibili per esempio nei tessuti tipici degli anni ’60) e i seamless piùmoderni, che fanno spesso da fondo, voglio porre in relazione l’uomo economicus, seguace delmito della espansione illimitata, con la sua ossessione moderna per le leggi del mercato e (viabbiamo assistito in questi giorni, nel nostro paese, al dibattito sul bilancio). Le garanzie che offre ilbenessere materiale, sono diventate, negli ultimi anni, addirittura promese di onnipotenza ma nonsono che illusioni, le ennesime, forse solo le più moderne. Distorsioni che non riescono ad intaccarel'intimità dei soggetti ritratti.