Sono
nato a Catania il giorno 16 marzo del 1979 da padre Antonino Carmelo Valenti,
madre Graziella Giuffrida e sono fratello di Carmen valenti.
Vivo
nel comune di Sant’Agata li Battiati, un piccolo paese che è situato nella zona
periferica di Catania ai piedi dell’Etnea, dove dedico molte ore delle mie
giornate a dipingere nel mio atelier.
Fin
da piccolo disegnare e colorare era, ed è tuttora, il mio pane quotidiano.
Passavo la maggior parte delle giornate a disegnare e dipingere per esprimere
con la fantasia le sensazioni che percepivo durante le mie prime esperienze di
vita. Un paesaggio, persona, forma, odore, suoni, erano per me una realtà ricca
di significati che dovevo in qualche modo riprodurre su un foglio di carta.
Ho
trascorso gli anni degli studi delle elementari e poi delle medie disegnare e
colorare i miei libri e quaderni incurante di seguire le lezioni in classe. Un libro
di matematica, il quaderno di italiano o altro, erano per me album da disegni.
Le
insegnanti avevano perso ogni speranza con me. Disegnare e colorare era l’unica
cosa che mi interessava. Ma nonostante fossi impegnato nel mondo del disegno e dei
colori, a volte, simultaneamente dedicavo un po’ di attenzione alle lezioni in
classe.
La
testimonianza di quel felice e lontano periodo di gioco di colori, è la pagella
delle medie, dove gli unici voti alti erano l’educazione fisica e artistica.
Nel
1995 ho frequentato il liceo artistico statale di Catania (l’attuale Emilio
Greco) in seconda sezione architettura dove iniziai a dare maggiore attenzione
alle lezioni di classe.
Diplomatomi
al liceo artistico di Catania nel 1999, decisi di proseguire, nello stesso
anno, gli studi d’arte frequentando l’Accademia di Belle Arti di Catania in Pittura,
dove ero interessato a studiare tecniche e stili sempre diversi volti alla
conoscenza e alla sperimentazione sulle opere dei grandi maestri dell’Ottocento
e del Novecento come Cézanne, Ensor, Ernst, Matisse, Picasso e Van Gogh. Realizzavo
con tocchi di colore vivaci e di linee di contorno che ne delineavano le
figure, opere che erano scaturite da una accurata riflessione sul tema, sui colori e sulle forme che avrei adoperato.
Intanto si era fatta sempre più
chiara la necessità di affrontare temi, problemi e gioie della vita dell’uomo
contemporaneo in seno ad una rinnovata ricerca spirituale e anche religiosa
rappresentata da una mano (Dio) che sovrasta le scene dipinte. Un elemento che
rappresenta la provvidenza di Dio nella vita dell’uomo, accompagnata dalla
presenza dalla parola ETICA in tutte le accezioni - simboliche, filosofiche,
etiche, religiose e culturali - che il vocabolo stesso può suggerire. Più
semplicemente, suscitava, in me, sensazioni di pace, armonia, serenità e
chiarezza.
Durante
gli anni di studio nella scuola di Pittura, il professore Antonio Bruno, diede
a me e i miei colleghi la possibilità di partecipare a molte collettive d’arte,
di cui le più importanti furono:
2001
"SOQQUADRO" nell’Aula Magna del Municipio di Calcide Eubea in Grecia;
2004
"SOQQUADRO" nella galleria “L’arte club” di Catania.
2004
“Prima parete in concerto”. Questa settima edizione fu
organizzata in due luoghi e tempi diversi: la prima era una mostra d’arte al “Centro
Fieristico Le Ciminiere” di Catania. Mentre la parte conclusiva, fu uno
spettacolo di musica classica al teatro “Giovanni Verga” di Catania.
Terminati
gli studi nel 2005 e ottenuto il diploma accademico di pittura con il massimo
dei voti, entrai in contatto con una associazione d’arte “Leonardo da Vinci,
Arte e Restauro”, dove partecipai a due collettive da loro organizzate. Alcune
mie opere furono pubblicate in due numeri della loro rivista “Artemisia”. (n°0 anno
2005 e n°1 anno 2005) un periodico di informazione culturale.
Nel
2006 decisi di proseguire i miei studi accademici frequentando il biennio
specialistico in Arti visive e discipline dello spettacolo in grafica. Avevo un
particolare interesse per la ‘computer grafica’e per l’utilizzo di software di applicazione per la
realizzazione di progetti grafici e di - audio video editing.
In
questo periodo del biennio specialistico ero particolarmente interessato alla
video arte dove Maria Arena, professoressa di digital video, notò il mio talento nella realizzazione di video-animazione
(utilizzavo la tecnica del ‘passo a uno’) e così nel 2008 mi invitò a
partecipare alla prima edizione ufficiale di una rassegna di videoarte-monocanale,
“L’immagine continua” che si svolse al Centro Culturale Contemporaneo “Zò”
presso il “Centro Fieristico Le Ciminiere” di Catania.
Nel
2007 partecipai all’esame per entrare al corso biennale per l’abilitazione
all’insegnamento dove non riuscì a superarlo. La stessa sorte ebbi anche l’anno
seguente dove ritentai lo stesso esame.
Finiti
gli studi di Grafica nel 2009 con il massimo dei voti, trovai (e trovo tuttora)
lavori occasionali a tempo determinato utili per comprare i materiali artistici
per realizzare le mie opere d’arte e poter proseguire il mio sogno di artista.
Nel
2013 ho avuto la possibilità di mettere in pratica gli studi di computer
grafica entrando a far parte nella redazione dell’associazione di volontariato “Mettiamoci
in rete”. Una rivista alla quale partecipavano più membri di diverse associazioni
con il comune scopo di divulgare argomenti, problemi e iniziative sul tema del
volontariato. Il mio contributo era di realizzare alcune vignette umoristiche
sul tema del volontariato per la rivista "Mettiamoci in Rete", n° 1,
2, 3, 4, 5.
L’impegno
con la redazione di “Mettiamoci in rete” non mi portò ad ottenere nessun
guadagno economico ma mi diede la bellissima possibilità di concretizzare un
mio piccolo sogno nel cassetto. Quello di poter realizzare per intero la
grafica e l’impaginazione di una rivista. Infatti nel 2014 fui promosso Art director e mi impegnai alla
realizzazione di grafica e di impaginazione delle riviste - n° 5 - anno II -
luglio - 2014 e del n° 6 - anno III - 2015 di “Mettiamoci in rete .
In
questo periodo mi dedicai nuovamente alla realizzazione in computer grafica di pieghevoli
e locandine per promuovere la mia prima esposizione d’arte dal titolo “Innoro”,
realizzata nel 2013 anche grazie alla partecipazione della Professoressa di
Storia dell’Arte e Critico d’Arte Giuseppina Radice e anche del contributo del
mio amico artista Claudio Sapienza.
Questa
mia esposizione personale si svolse nella sede del comune di Sant’Agata li
Battiati, dove esposi le mie prime sperimentazioni scultoree in tecnica mista che,
come i dipinti di quel periodo erano ricoperti di colori metallici (oro, bianco
platino, oro scuro, bronzo, rosso) ma anche di arabeschi. I personaggi
portavano catene sul collo e sui fianchi e le teste (autoritratti) che poi
nelle future produzioni artistiche, assumevano la forma delle mani. Questo
rappresenta per me la perfetta ed armoniosa unione simbolica della riflessione
e dell’agire umano nei confronti dei problemi e delle gioie nel mondo.
Gli
anni successivi sono stati caratterizzati da una profonda crisi interiore: ho
vissuto in lotta con me stesso in uno ‘splendido isolamento’.
Sentivo
ancora la necessità di esprimere due tematiche ma le percepivo in conflitto tra
loro: da una parte sentivo sempre il desiderio di raccontare le sofferenze
della vita intima dell’uomo, dove i soggetti assumevano volti espressivi
carichi di sofferenza psicologica. Mentre dall’altra, sentivo forte il desiderio
di raccontare una realtà più assoluta, spirituale ed eterna. Le composizioni di
questo periodo di conflitto di pensiero fanno parte della serie “Nero oro psiche”: sono composte da
campiture bicromatiche di colore oro e nero, dove a volte utilizzavo materiali
diversi per rendere l’opera come un bassorilievo ricoperto di colore. In questa
fase ‘dell’oro e nero’, oltre alla presenza della mano di Dio nella parte alta
dei dipinti, della parola di ETICA e delle catene sul collo o sui fianchi, avevo
introdotto nei quadri il crittogramma (. - ⌑)∞,
che è lo spazio infinito e tutte le cose che sono al suo interno: i quark, gli
atomi e molecole che uniti insieme come mattoncini formano strutture più
complesse, fino a plasmare l’universo (o gli universi) anch’esso di vita
infinita.
Per
me significa Dio.
In
questo periodo ho partecipato ad alcune collettive d’arte:
nel
2016 “Collectiva” nella galleria “Arte
al centro” a Catania; “Campi d’arte” nella “XII Giornata dell’arte” svoltasi
nel Museo “Emilio Greco” di Catania.
La
partecipazione ad alcune mostre collettive mi faceva ritornare, di tanto in
tanto, alla vita sociale e culturale. Infatti grazie anche alla presenza di
amici cari, dall’inquietudine dell’oro e del nero, sono tornato alla realizzazione
di opere luminose e vibranti rese con piccole pennellate di colori vivaci e
pastosi che delineano con contorni le forme di figure nude, leggiadre
e danzanti.
Con
queste opere ho partecipato, nel 2018, alla collettiva “Omaggio all’arte” nella
galleria “L’arte club”di Catania.
Nel
2019 nella Sala delle Arti “Emilio Greco” del Comune di Gravina di Catania ho realizzato
la mia seconda esposizione personale dal titolo “Leggerezza” organizzata anche
grazie all’Associazione artistica e culturale “L’artificio” (direttore Claudio
Sapienza).
Anche
per questa mia seconda personale ho curato personalmente l’aspetto promozionale
mettendo in pratica gli studi in computer grafica: ho realizzato i pieghevoli, le
locandine e i biglietti da visita utili per pubblicizzare l’esposizione d’arte sia
su Instagram e su Facebook. Su Facebook ho anche realizzato l’evento.
Pensando
al passato mi rendo conto di essere cambiato molto.
Le
opere esposte in “Leggerezza” rappresentano una fase del cambiamento del mio
pensiero artistico che è tuttora presente in “Alma dell’universo” tematica che raccoglie le mie opere di oggi: non
rappresento problemi della vita dell’uomo diversi da un dipinto all’altro come
in passato. Al contrario, i miei dipinti “Alma dell’universo” tendono a
raccontare con positiva luminosità da donare al pubblico, gli stessi concetti del
crittogramma (. - ⌑)∞
del periodo oro e nero.
Quando
creo un’opera mi lascio guidare dall’istinto e dall’intuito per realizzare
opere luminose e vibranti che si avvicinano all’astrattismo; le rendo con
piccole pennellate corpose, uso colori prevalentemente caldi e linee di
contorno che ne delineano le forme. In alcuni dipinti utilizzo materiali
diversi che copro con i colori per ottenere bassorilievi pittorici simili a
quelli sperimentati nel periodo di “Oro
nero psiche”.
È
molto cambiato il mio atteggiamento esistenziale ed artistico: “Alma dell’universo”/Dio, realtà
invincibile e immortale della vita, mi dà la possibilità di donare al mondo una
dinamica e luminosa energia positiva come risposta alla vita negativa del mondo,
nella speranza che possa rinvigorire la fede o restituire la fiducia a chi
crede in tutto ciò che c’è di buono e bello nel mondo.
Ma
che sia anche capace di convertire l’odio in amore nei cuori e nelle menti delle
persone.