Nata a Firenze, figlia di uno storico libraio, cresco in un clima di arte tra libri, musica e pittura (mio zio da parte di madre era un pittore) e precocemente manifesto talento per queste arti, talmente apprezzato ed incoraggiato da...
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Nata a Firenze, figlia di uno storico libraio, cresco in un clima di arte tra libri, musica e pittura (mio zio da parte di madre era un pittore) e precocemente manifesto talento per queste arti, talmente apprezzato ed incoraggiato da insegnanti ed estimatori che mi sento soffocata da troppe aspettative e inclinazioni. Quindi presto decido di abbandonare la pittura e il conservatorio, a cui ero stata ammessa giovanissima per le mie qualità vocali suscitando il dissenso dei miei sostenitori, per dedicarmi esclusivamente a studi letterari, diploma liceo classico e corso di laurea in lettere, partecipazione a concorsi di poesia vinti o conclusi con ottimi piazzamenti, insegnamento privato. Poi la svolta che coincide con un radicale cambiamento di vita, con lo studio intenso del canto lirico che sfocia quasi subito in una ininterrotta attività teatrale e concertistica che prosegue tutt'ora. Infine, solo da qualche anno ma con violenta e prolifica passione, riemerge la pittura, una delle mie vocazioni non coltivata in precedenza. Dipingo quadri nei quali l'indagine critica ha rintracciato ' l'eredita' della pittura moderna che va dall'impressionismo tardo ottocentesco alle avanguardie del primo novecento e l'adesione a quella contemporanea assorbite come per osmosi in un giocoso ed originale rimescolamento e ristrutturazione di stili e tecniche, indipendentemente da temi e soggetti, siano paesaggi naturalistici, panorami cittadini, personaggi fra il surreale ed il realista, astrattismo'. Se questo è vero confesso che e' del tutto spontaneo. Seguo infatti un'ispirazione totalizzante che affonda le sue radici in una sensibilità mistica unita ad una sensitivita' e sensualità innocente ed onirica che sconfina talvolta nel magico. La mia arte si autoproduce ed autocrea in uno spazio atemporale e antiaccademico, che rifiuta regole stilemi dogmi artistici ed anche assunti tematici iniziali. I colori si sovrappongono, si impastano, si aggrumano generosamente con la forza della materia vivente, spesso senza l'uso di diluenti, conducendo loro la messa in scena senza tregua. Emergono figure, personaggi storie che mi limito ad evidenziare. E che vogliono guardare ed essere visti, interpretare ed essere interpretati. In una girandola di specchi, brillano di continui occhi e voci. Li considero vivi e liberi. Chiedono sempre nuove emozioni interpretazioni che fino ad ora sono state offerte con molta generosità diventando parte di questa evoluzione creativa e dialogica. La reciprocità dinamica di questi fatti d'arte avviene già adesso in varie sedi e forme e hanno risposte per me entusiasmanti. Ma sono opere ancora giovani e soprattutto 'aperte', hanno bisogno di crescere e conoscere, di proseguire l' interscambio creativo. Per questo sono qui. Ho bisogno di nuove tele e colori, tanti, di nuovi titoli , di nuovi palcoscenici ed attori. E di sponsor...perché l'arte non può vivere solo di amore.