Enrico
Tubertini
nasce
a Bologna
nel
1969. Sin da piccolo
rimane
affascinato dall'uso
dei
colori, passione che trova notevole sviluppo nel disegno dove i toni
caldi la fanno da padrone. Sara' con l'avvicinarsi alla tecnica
fotografica che la sua formazione artistica troverà un'evoluzione.
Negli anni novanta sperimenta l'utilizzo di gelatine arrotolate
intorno all'obiettivo che danno un'aspetto lisergico ai suoi
paesaggi/soggetti, liberandoli dalla loro natura reale. Nel '91
consegue il diploma di "Tecnico tv locale" ed inizia la
collaborazione con la casa di produzione di videoclip Videoshow, dove
le sue sperimentazioni artistiche trovano spazio in video musicali
per artisti di fama, tra cui Zucchero, Masini e Vasco, fino a
realizzare alcune regie per gli 883 e Masini stesso.
Nel
frattempo frequenta il D.a.m.s., entrando in
contatto
con le avanguardie artistiche di
quella
Bologna
indipendente
da sempre fucina di nuove forme di linguaggio. Così, nel 1994,
entrerà a far parte del Link, gruppo Opificio Ciclope (settore
video) dove inizia ad utilizzare il super 8 sperimentando la tecnica
del “passouno”. Risalgono a quel periodo i lavori “19
febbraio”
girato a Berlino in occasione del Video Film Festival e l’animazione
“Il
rumore della comunicazione”,
oltre al video “Sigismondo”.
Questo rapporto con il video culmina nella realizzazione di opere
"catofotografiche" (termine da lui coniato). Immagini
fotografiche create intervenendo direttamente sulle fasi dei colori
del televisore, stravolgendo l’rgb. Con opere realizzate con questa
tecnica nel ‘96, chiama a raduno diversi artisti bolognesi,
organizzando c/o Link la mostra collettiva "Pixies". Visto
il discreto successo, viene invitato a partecipare alla collettiva
"La posta in gioco" nella galleria d'Arte Moderna di
Rimini, dove tra le altre espone l’opera “3 metri”, realizzata
con sovraimpressioni fotografiche dell’esposizione precedente.
In questo
anno dopo aver diretto il suo primo cortometraggio “Senza tempo”,
sempre in super8, si trasferisce a Roma dove continua la sua
esperienza artistica nel campo cinematografico come assistente/aiuto
alla regia e come videomaker indipendente. Firma alcune regie di
cortometraggi/videoclip/documentari ricevendo riconoscimenti
(menzione special al L.a.i.f.a. di Los Angeles nel 2001 con “Scarpe
grosse” in S16mm). La sua attività lo porta a lavorare anche
all’estero dove l’istinto per il colore si libererà nuovamente
in alcuni lavori video come "Desconocidos", format tv di
cui e' autore e regista di editing (Repubblica Dominicana),
“Vademecum” coautore e regista (Brasile), "Danny Danubio
show" c/o Trocadero di Liegi (Belgio), senza mai abbandonare la
fotografia che rimane comunque la sua fidata compagna di viaggio.
Rientrato
in Italia realizza "A.A.M.
Moschini racconta Pietrosanti"
(videodocumentario sulle opere esposte dall’artista ravennate nella
galleria A.A.M. di Roma del quale cura regia e montaggio) e
“Rifornimento
in volo”
(minimetraggio su recupero adolescenti). In occasione di Bologna
2000 realizza il documentario “Movement,
Sound and Time” sul
lavoro del fotografo bolognese Roberto Legnani, esposto a Palazzo
d'Accursio.
Nel
2008 si avvicina al digitale, creando la collezione "Le
mani addosso",
rielaborazione dell’immagine di 42 personaggi tratti dalla storia
del teatro con la particolarità di un aforisma all’interno
dell’opera stessa. Le opere sono create con la tecnica della
"pittografia", (termine già in uso ma al quale l’artista
darà una nuova accezzione). Il progetto nasce per la collocazione in
un grande teatro-tenda, del quale e' responsabile e direttore
artistico ma a causa dei lunghi tempi di costruzione dello stesso, le
opere non verranno mai esposte. Una nuova parentesi cinematografica
lo vede nel 2010 impegnato nella regia di “Cattivi”,
(mediometraggio coscritto e diretto) dove vuole gli otto personaggi
vestiti ognuno di un colore diverso, secondo l’uso della teoria dei
colori di Metz. L’ultimo lavoro video risale a settembre per
l’accademia di Francia nella Villa Medici di Roma.
Nel
2013, finalmente si creerà l’occasione di mostrare alcune delle 42
opere pittografiche (“Bene”,
“Cechov”
e “Panelli”)
in occasione dell’ "XI° step espositivo premio artecaffè"
c/o caffe' letterario di Roma dove viene selezionato per
un’esposizione nella città di Teramo, dando il via ad una nuova
fase artistica. Dal 2013 fa parte del gruppo artistico sperimentale
"Piccola Accademia di Lagado" di Roma con il quale ha
esposto nell'ex manicomio di Roma "Santa Maria della Pietà"
ed in altri spazi adibiti ad esposizione. Nel 2016 espone con la
personale “RI-TRATTI TRATTATI” presso la galleria d'Arte
contemporanea di Faenza “La Molinella”. Al momento, una sua
pittografia, raffigurante Toto' e Troisi, sta girando per vari musei
italiani, nella collettiva "La terra dei fuochi", mentre la
pittografia raffigurante solo Troisi, dal titolo "L'altruista"
viene esposta dal novembre del 2014, donata dall'attore Enzo De Caro,
all'Auditorium di Scampia (Na). Una sua personografia, fa bella
mostra di se in un locale di Bologna “Zibra blq”
La sua
personografia “LEO500” e' esposta al Museo permanente sulle
macchine di Leonardo a Venezia e in ottobre 20 sara' esposta a Castel
dell'Ovo la personografia dedicata a Troisi, voluta dal nipote del
attore/regista napoletano.
Dal
2013, l'artista infatti, ha affinato la sua tecnica utilizzando il
mondo del personaggio/persona raffigurato, rendendo l'opera intima e
unica. Nascono
così le personografie,
dalle quali scaturiscono le digitografie
, le trasmutografie
e le vorticografie.
Scomponendo poi l'immagine del soggetto, nasce infine la divisografia
ed
utilizzando la mappa pelica del committente nasce la pelografia.
Intervenendo
poi direttamente sull'opera vengono create le sperimentografie
o digitografie
interattive.
Le
sue opere sono per la maggior parte nei salotti dei suoi clienti che
lui defibnoisce, le migliori gallerie al mondo ma visionabili cmq nel
suo sito. L'artista nonostante la digitabilità delle opere crea solo
opere a tiratura unica.
L'abitare
a Roma ed il suo passato da regista ed il suo avere lavorato sui set
lo mette in contatto con realta' cinematografiche diverse, così
partecipa in qualita' di attore, nel ruolo di se stesso al film di M.
Risi
“Tre tocchi”
poi al film “Good
trip to Rome” ed
infine alla serie “Coliandro
4”
girata
a Bologna dai Manetti Bros.