Matteo Tomaselli, artista romano classe 1971, è un pittore che al suo naturale talento artistico ha unito una solida e completa preparazione accademica. Allievo di Gianluigi Mattia e di altri maestri di chiara fama, studia con passione l’architettura, l’arte Rinascimentale,...
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Matteo Tomaselli, artista romano classe 1971, è un pittore che al suo naturale talento artistico ha unito una solida e completa preparazione accademica. Allievo di Gianluigi Mattia e di altri maestri di chiara fama, studia con passione l’architettura, l’arte Rinascimentale, l’arte Romantica dell’800 e le avanguardie della fine del XIX e della prima metà del XX secolo. Tomaselli risulta un artista intimista che si ispira al cubismo analitico e al cubismo sintetico, ma che ha risentito anche delle suggestioni futuriste e classiciste, il tutto elaborato in uno stile personale armonico e vivo, capace di esaltare i colori e le forme attraverso la scomposizione della luce, in un gioco artistico di grande impatto visivo ed emozionale. Velata, ma non trascurabile nelle sue opere, la presenza di simboli e allegorie proprie della tradizione occidentale che tradiscono l’interesse dell’autore per la filosofia e gli studi tradizionali. A cavallo tra il vecchio ed il nuovo secolo vive per un periodo nell’isola di Cuba dove organizza, nel 2000, una importante esposizione nell’ambito della “Semana de la Cultura Italiana” con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia presso L’Avana. Negli ultimi anni partecipa a numerose manifestazioni e mostre di rilievo nazionale ed internazionale, potendosi così compiutamente confrontare con artisti italiani ed esteri . E’ considerato dai critici artista genuino che ama contaminare le tecniche pittoriche del passato alle moderne filologie. Attualmente lavora a vari progetti tematici tra Roma, Praga e l’Avana. “La pittura di Matteo Tomaselli si raffronta con la luce attraverso l’ombra della riflessione, e dal calmo studio del colore stabilisce un’ osservazione distante ed amorevole attraverso i diversi “fuochi” della nostra identità. Nella sua raffigurazione frammenta e ricompone lo spazio della luce e dei desideri più intimi, con una intenzione demistificatoria della realtà insieme al dialogo con la tradizione. Così ci offre tranquilli paesaggi urbani e la tesa frammentazione dello spazio, inquietanti nature morte e altre visioni che dialogano con immagini molto quotidiane”. Roberto Zurbano Torres – Vice Presidente della “Casa de Las Americas” – La Habana –CUBA “I paesaggi vitrei del Tomaselli che arroccano la coscienza su spigoli altissimi di luce, fino ad asciutte definizioni del sapere e del sapersi, raccontano della necessità ciclica di una forza uguale e contraria dell'inconscio, che infrange e sradica le certezze del conoscere, rigettandole all'ignota anonimia confusa plurale, fino a restare solo terra e radici di possibile nuovo linfatico ancora di verità, per forme e per stagli, che nella solitudine il solo affetto disegna, di sé e del mondo”. Fulvia Minetti – Presidente dell’ Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea – ITALIA