Mi chiamo Azzurra Stilo e sono nata a Venezia il 9 aprile 1985.
La mia passione per l’architettura e la scenografia mi ha portato, dapprima al conseguimento del diploma di laurea triennale in Scienze dell’Architettura presso l’Istituto Universitario IUAV di Venezia nel 2011, poi al conseguimento del diploma di laurea specialistica in Scenografia e Allestimenti degli spazi espositivi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna ne 2014.
Questo percorso di studi, caratterizzato da una duplice anima, mi ha permesso di capire che esistono più punti di vista, più modi di tradurre la realtà, più mezzi per conoscere, indagare e lavorare sul mondo che ci circonda.
Risiedono proprio in questa molteplicità le motivazioni che conducono ad una sempiterna sperimentazione e ricerca.
Tutto ciò ho cercato di applicarlo anche in ambito professionale svolgendo delle esperienze che mi hanno permesso di acquisire un bagaglio di conoscenze, tecniche e non solo, variegato e solido che avrà sempre come obiettivo un suo miglioramento.
La mia ricerca ha come obiettivo quello di evidenziare l'aspetto immaginifico, magico della realtà che ci circonda, che molto spesso e sempre più frequentemente, ci é difficile cogliere.
In questa traiettoria viaggia il progetto in solitaria, di cui fa parte l'opera che presento in questa sede: proporre un nuovo e personale modo di fare scenografia in cui il passato, il presente ed il futuro convivono e si completano a vicenda, generando “prodotti” senza tempo, che immergono il pubblico in una dimensione onirica in cui potersi “distrarre” per qualche minuto dalla realtà.
Il conforto che lo spettatore trova in questi luoghi visivi è dato dal fatto che tali territori/scenari/paesaggi appartengono al mondo reale, ma indossano abiti provenienti dal mondo fantastico.
L’intento è far leggere, a più persone possibili, la realtà attraverso delle rappresentazioni scenografiche che fungono da filtri, scoprendo così la magia che già risiede nel mondo reale.
Immagini attinte dal reale e, in seguito, post-prodotte che montate in un’unica sequenza danno vita ad una scenografia animata, ad una vero e proprio video di animazione, ad una narrazione in cui la mise en scène diventa la protagonista con tutte le regole del caso (uso della prospettiva, sovrapposizione di piani visivi, ecc).
Si tratta di immagini bidimensionali che generano una trama in cui i personaggi sono delle silhouettes che agiscono all’interno dello scenario. L’influenza della tradizione del teatro delle marionette e più in generale del teatro di figura.
La scenografia deve permettere allo spettatore di immergersi totalmente nella dimensione temporale, spaziale ed emozionale del momento scenico a cui assiste.
Deve riuscire a creare un microcosmo in cui l’uomo può sperimentare la sua fantasia e lasciarsi trasportare dalla magia di quel momento.
Si deve generare un vero e proprio dialogo fra la scena ed il pubblico, in cui quest’ultimo abbandona la sua realtà per catapultarsi in un’altra dimensione, seppur momentanea, che gli permetta di leggere il mondo da un’altra prospettiva sempre con nuovi occhi capaci di cogliere i messaggi visivi a lui indirizzati.
Sperimentazione e curiosità sono le due parole che mi hanno sempre accompagnato e che descrivono al meglio l’approccio con cui intendo affrontare anche questa nuova avventura.
La promessa che voglio mantenere nel tempo è quella di migliorare giorno dopo giorno, di non fermarmi, di studiare e sperimentare continuamente, di alimentare sempre la curiosità che costituisce il vero carburante di tutto.
L’intento è di svolgere il mio lavoro proprio come un vero artigiano, reperendo le “materie prime” dal territorio (immagini, materiale video), rielaborarlo in “bottega” e, infine, dare vita al prodotto finale (scenografia animata/proiezioni, fondali, ecc).
Nel corso degli anni, in seguito a varie esperienze di vita, di studio e lavorative, si é delineato sempre più e con maggiore nitidezza il percorso che intendevo intraprendere e oggi, più che mai, ne sono pienamente consapevole.