Debora Spadon in arte Bee nasce nel 1972 a Rivoli .
Inizia il suo percorso artistico al Liceo Renato Cottini di Torino nella sezione di Antonio Carena e Fernando Bibollet .
Qui inizia a studiare l’anatomia del corpo umano , la copia dal vero della modella e la tecnica dell’acquerello con le trasparenze che segneranno per sempre il suo percorso e la sua arte .
Dopo il Liceo frequenta l’Accademia Albertina di Torino nella sezione di Scenografia con il professore Ottavio Coffano , il laboratorio di ceramica con Maria Troglia ed il laboratorio di trompe l’oeil e decorazioni di pregio con il professore Corrado Mannarino con il quale collabora per alcuni lavori di restauro.
Inizia a lavorare in case private come decoratrice di pregio , ma questo non le impedisce di continuare a dipingere e studiare l’ anatomia dei corpi.
In un primo momento la sua attenzione è rivolta alla parte propriamente fisica del nudo con la ricerca di posizioni complesse , per poi arrivare a rappresentazioni che potessero esprimere concetti più intimi.
Il viaggio a New York e i vari soggiorni nella Grande Mela avvicinano l’artista sempre di più alla Street Art , un’arte molto forte per Bee , perché capace di comunicare con un pubblico vastissimo, una galleria d’arte senza confini.
Il contatto con l’arte urbana la porta a sperimentare l’aria come strumento per la realizzazione dei suoi ultimi lavori.
Grazie a questo elemento ,incontrollabile ma pieno di energia creativa, riesce ad ottenere gli effetti voluti sia nei Lavori totalmente astratti che in quelli dove fonde le due anime come nel caso dei ritratti che possiamo giudicare il risultato , per altro ancora in evoluzione, del percorso artistico di BEE.
E’evidente il rapporto intimo con la tela , dove il mondo esterno non viene quasi mai raffigurato tuttavia ne escono rafforzate le espressioni e gli effetti cromatici come specchio del suo mondo interiore .
…..ciò che non puoi vedere si può sentire proprio come l’aria.
“Nel colore figure evanescenti vengono avanti , si delineano , si differenziano, prendono forma ,si vivono, invecchiano… l’occhio della mente vorrebbe trattenerle, fermarle per proteggerle , ma un soffio d’aria le modellerà perché sia altra Vita,Vita Nuova”