Salvatore Alibrio Siracusa, 1991Nel 2017 si è diplomato in scultura con il voto di 110 e lode presso l’accademia di belle artidi Catania. Si occupa di pittura e scultura.Nel 2013 partecipa ad un concorso di disegno anatomico indetto dall'Accademia di...
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Salvatore Alibrio Siracusa, 1991Nel 2017 si è diplomato in scultura con il voto di 110 e lode presso l’accademia di belle artidi Catania. Si occupa di pittura e scultura.Nel 2013 partecipa ad un concorso di disegno anatomico indetto dall'Accademia di BelleArti di Catania che lo porterà a Parigi, per assistere ad un corso di formazione eaggiornamento professionale all'Universitè Paris Descartes-Centre du Don des Corps. Nel2014 ha preso parte alla manifestazione “Art Market di Budapest”; nel 2016 ha partecipatoad “Artisti di Sicilia” (nuovi talenti) a cura di Vittorio Sgarbi e alla mostra sui 70 anni de LaSicilia. Tra marzo e aprile 2016 ha partecipato al simposio internazionale di scultura nellacittà di Belpasso (CT), mentre nel settembre dello stesso anno insieme a altri due suoicolleghi realizza un monumento pubblico per la città di Piedimonte Etneo (CT) dal titolo“Memory”.Nel mese di maggio giugno 2017 ha collaborato con l’artista Emilio Isgrò per larealizzazione del progetto “il sogno di Empedocle”. A gennaio del 2018, insieme al fratello,anch’esso scultore, conclude un nonumento di grandi dimsioni in basalto lavico dal titolo“Dalle mie ceneri”che andrà collocato in una delle stazioni della metropolitana di Catania. Nel luglio 2018 partecipa al simposio interanzionale di scultura indetto dal comune di Paratico (BS) con un opera dedicata a Fabrizio de Andrè.Salvatore Alibrio da anni persegue una ricerca artistica che lo ha visto partecipare asignificative ed importanti mostre e simposi promosse anche dall’Accademia di Belle Arti diCatania, dimostrando grande responsabilità nell’affrontare la pratica scultorea connessa alproblema linguistico, basandosi su un vocabolario iconografico che guarda alla tradizione,ma nel contempo orientato verso una sperimentazione che sposta sempre di più i confiniverso dimensioni e definizioni più ampie. L’uso di materiali quali la pietra, il marmo, l’argillafa capire la dimestichezza che ha con tale disciplina, e nel lavorarli affiora unaconsapevolezza dell’importanza delle proprie radici e dell’appartenenza ad un territorioricco di storia e cultura. La sua indagine si concentra principalmente su problematichesociali che narrano fatti legati alla contemporaneità e talvolta alle tragedie che neconseguono.Nei lavori del giovane artista il dato puramente riconoscibile viene solitamente ricompostosecondo una logica del frammento, quasi una sineddoche che dalla parte arriva al tutto,innescando profonde riflessioni critiche. Conoscenza e controllo della materia nonpermettono arbitrarie fuoriuscite. In Salvatore Alibrio, l’atteggiamento di rigore nell’operarein questo contesto specifico, fa intravedere l’individuazione di un linguaggio sempre piùautonomo per la capacità di esprimere tensione e forza nelle forme rappresentate.