ANALISI DELLA BELLEZZADa parecchi anni Ruscelli ha concentrato la sua ricerca pittorica su due soggetti fondamentali: l’orizzonte paesaggistico e la rappresentazione di rose, di solito di grandi dimensioni.L’interesse per questi soggetti non dipende tanto dai loro contenuti – come potrebbe...
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ANALISI DELLA BELLEZZADa parecchi anni Ruscelli ha concentrato la sua ricerca pittorica su due soggetti fondamentali: l’orizzonte paesaggistico e la rappresentazione di rose, di solito di grandi dimensioni.L’interesse per questi soggetti non dipende tanto dai loro contenuti – come potrebbe essere un sentimento romantico sulla natura – coincide invece con l’interesse per la pittura, sia come storia della stessa, che come sfida tecnica.Da una parte, per quanto riguarda il paesaggio, Ruscelli ha condotto durante gli anni uno studio attento e partecipe dell’evoluzione del genere paesaggistico degli ultimi cinque – sei quattro secoli e anche precedente: dal gotico a Turner alla fotografia contemporanea, ed e’ approdato alla sua versione del genere: pura linea d’orizzonte, che divide geometricamente, secondo il canone aureo la terra dal cielo analizzati nel rapporto cromatico della sezione aurea del colore traducendo il tutto in pura quanto meditata decantazione estetica.Ruscelli ha infatti concretamente ripercorso gli stili dei grandi maestri della pittura e della fotografia studiandone intimamente le ragioni interne, mettendone a nudo, le più segrete ragioni stilistiche ed estetiche ( esempio tipico le dominanti delle lenti fotografiche vengono riprodotte come i fenomeni della luce studiati da Leonardo, Pascal e Itten.Il risultato è una serie di dipinti talvolta magnetici, che rievocano istanze di rappresentazione pittorica estremamente raffinate e coinvolgenti, come non siamo più molto abituati a trovare nelle gallerie.Su un altro versante, invece, le rose.Non c’e’ in pittura un tema più consueto, se vogliamo banale.Ecco la sfida per Ruscelli: trasformare l’evidenza del soggetto, la sua lussuosa inutilità, in un magnifico, sontuoso esempio di pittura glamour.E’ proprio in queste prove che vediamo il Maestro cimentarsi con le ardue vette della pittura - pittura, delle grandi campiture che spandono il colore generosamente alle sottili nuances, dei passaggi cromatici impercettibili, che fanno di ogni opera un universo di infinito godimento visivo.Non siamo nel campo dell’Iperrealismo, come forse si potrebbe sospettare, ma al contrario nell’ambito di una pittura anacronistica, volutamente virtuosa, di nobile accademia. Insomma in una parola, di “bravura”.Che e’ poi quello che anche De Chirico – scusate il richiamo- intendeva per “ pictor optimus” (che lui riferiva a se stesso): un pittore che conoscesse a tal punto i valori della sua arte da potersi esercitare in qualunque soggetto, anche nella più tradizionale e accattivante “ natura morta con fiori”.Qui è la tecnica che prevale, quella che il grande ferrarese definiva “il mestiere”,e nulla più, come se l’opera non dovesse riflettere tanto la realtà quotidiana, quanto invece rievocare sulla tela i suoi valori più consoni, quelli cromatici e di forma, che sono comunque le sue qualità più connaturate.Non cambia il discorso per la produzione di mosaici, che intenzionalmente riprendono soggetti mitologici di grande evocazione antica, oppure di raffigurazioni alessandrine (gli xenia ellenistici appunto), che ci riportano al gusto dell’aristocrazia romana imperiale.Del resto Ruscelli, originario della romanissima Sarsina, e formatosi culturalmente nella Ravenna bizantina, ha col mosaico un rapporto di antica intimità. Ma solo da pochissimi anni ha riscoperto il piacere di dipingere per tessere e ha scelto prevalentemente la tecnica più ardua, quella delle tessere minuscole, che sono tanto difficili da sistemarsi, quanto ricche di effetti e sfumature.Tale ricerca s’impreziosisce col recupero della pittura ad encausto, trattata in morbide tonalità pompeiane, consentendo il raggiungimento di risultati di nobile, quanto suadente fattura.Nato a Sarsina (FC)
Diplomato all’istituto d’arte per il mosaico a Ravenna nel 1973Ha frequentato all’Accademia di Belle Arti i corsi di segno e forma visiva Ha conseguito il diploma di fotografo grafico nel 1975Docente di antropologia del Mito greco romanoDocente di progettazione musivaDocente di arredo urbanoDocente di stampa su stoffaDocente di decorazione pittoricadesigner_pittore_mosaicista_fotografovive a Ravenna e dintorniFortnum and Mason ( Londra ) Design / Dipinti
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