Queste opere sono il risultato di un processo che mi ha portato ad approfondire un preciso periodo storico, ovvero il trentennio 60’-70’-80’. La serie di dipinti propone la rilettura - in chiave parodistica e a tratti ironica - del mondo dello spettacolo italiano e straniero di quegli anni, dove cinema, moda e musica si intrecciano e diventano il mezzo ideale per delineare l’estetica di quei decenni.
L’italianità e il dato biografico sono elementi importanti che accompagnano la produzione dei miei quadri: l’omaggio alla cultura cinematografica italiana è evidente, dall’onirismo magico di Federico Fellini alla commedia sexy all’italiana, considerata nei suoi stessi anni d’oro un sottoprodotto culturale. Ma l’operazione alla base di questo progetto presuppone un intento più ampio rispetto al tributo patriottico: accanto alle citazioni made in Italy credo vi sia una tendenza nell’affacciarsi alla cultura anglofona, al paragonare due realtà diverse come il mondo dell’intrattenimento popolare nostrano e quello straniero, in particolar modo americano ed hollywoodiano.
L’accostamento di questi due mondi, lontani nella loro storia - ma che proprio dagli anni 60’ hanno iniziato a manifestare quel fenomeno che poco dopo verrà definito globalizzazione culturale - produce a mio parere dei risvolti inediti, anche dal punto di vista estetico: in queste opere ho cercato infatti di evidenziare l’inadeguatezza che l’Italia ha manifestato nell’assimilare e riproporre modelli stranieri che mi hanno da sempre affascinato. In tale ottica l’erotismo e l’ironia sono elementi di cui mi servo per amplificare un processo che è ancora in corso, e che difficilmente verrà portato a totale compimento.
La mia passione per il vintage si è pertanto trasformata in uno strumento utile per fondere due realtà, metterle a paragone e rivisitarle dal punto di vista di chi è figlio di Davide e non di Golia: anche nei dipinti che narrano vicende e personaggi che non ci appartengono, non ho potuto celare quell’atteggiamento e quel modo di concepire la scena di un artista italiano, quei riferimenti alla nostra storia recente che rendono l’immagine familiare, ma allo stesso tempo rivolta all’esterno e attratta dalla pittura internazionale.
Bio
Bari, Italy, 1986
Lives and works in Milan
Education
2021 MFA in Painting - Accademia di
Belle Arti di Brera, Milan
2018 BA in Painting - Accademia di
Belle Arti di Bari
2011 MA in Law - Lum Jean Monnet, Bari
Solo Exhibitions
2021 Introduction: Domenico Ruccia -
Superstudiolo, Bergamo; curated by Alberto Ceresoli, Carmela
Cosco, Federica Fiumelli
2021 Piccoli divertissement oculari
- Il Crepaccio Instagram Show, curated by Caroline Corbetta
2018 Toys - Chiostro del Bramante -
Spazio nuove proposte, Rome
2017 Memories Storyteller - Fondazione
Mario Moderni, Rome
Group Exhibitions
2021 Combat Prize - Museo civico
Giovanni Fattori, Livorno
2021 Genius Loci - MAAAC Museo Area
Archeologica Arte Contemporanea, Brindisi
2020 Vuoto di senso senso di vuoto -
Walk-In Studio Festival 2020, Milan
2020 Ti conosco, mascherina! -
Lorenzelli Arte, Milan
2020 Della resilienza, della
sopravvivenza - MAAAC Museo Area Archeologica Arte Contemporanea,
Cisternino
2019 Premio Marchionni 2019 - MAGMMA
Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni
Cagliari
2019 Scemi di guerra - Walk-In Studio
Festival 2019, Milan
2018 S’io m’intuassi, come tu t’immii -
Fabbrica del Vapore, Milan
2017 Assenza e Presenza - OnArt Gallery,
Florence
2016 Works on Paper - The Brick Lane
Gallery, London
Collaborations
2021 Paint! Paint! Paint! -
Interview by Alberto Ceresoli e Carmela Cosco - Small Zine magazine
2021 Il Foglio: Voglio vivere nel
mondo colorato di Domenico Ruccia - Publication by Il Foglio, text by
Camillo Langone
2021 Eccellenti Pittori: Domenico
Ruccia - Publication and text by Camillo Langone
2021 Daniele Galliano: Un Profilo
diverso - Daniele Galliano’s monograph in collaboration with the artist
2021 Bookabook Edition - Cover of
Salvatore Pitruzzella’s novel “Il principe dello spazio infinito e i misteri
di Palermo”
2019 RAI & Indigo Films -
Paintings for the TV series “La Compagnia del Cigno”,
directed by Ivan Cotroneo