Andrea Riccò
nasce inizialmente come designer nel 2010 con il personale progetto di Forme di
Sophia, realizzando vere e proprie sculture di Design con una peculiare
funzione, ossia quella di accogliere libri…per amor dei libri. Con queste “librerie”
uniche a metà tra arte e design, egli si fa conoscere in breve sia Italia che
all’estero (Usa(NY), Francia, Austria e Germania). L’identità del suo lavoro è
da ricercarsi non solo nelle forme, bensì nel suo processo creativo, che ha
indiscutibile origine dal suo percorso di studi, non artistico o di design,
bensì umanistico e filosofico.
“Vorrei fare cultura con il design, ossia con opere d’arte capaci di
una funzione. ”
Andrea infonde e caratterizza
infatti nelle sue opere un valore etico oltre che estetico, infonde un senso,
un significato profondo e filosofico che trascende la geometria pura del pezzo.
La forma è plasmata primariamente dal concetto che ambisce ad esprimere, per
questo il suo design è stato definito Philosophical Design.
Con il trascorrere del tempo e
delle esperienze la consapevolezza del lavoro si evolve e cresce con il
progetto stesso, dalla cui costola prendono presto vita i primi lavori di arte
contemporanea pura.
Andrea inizia a collaborare
naturalmente con entrambe le sue anime, sia con gallerie d’arte che di design,
con le quali organizzerà varie mostre in varie città: Bologna, Brescia, Modena,
Milano, Pavia, Matera, Roma, Palermo, Torino, Cremona e Reggio Emilia, la sua
città. Nel 2014 Festival Filosofia Modena gli commissiona, per la prima volta,
una vera opera d’arte pura, per il festival di quell’anno che sarà in seguito
ospitata al Palazzo dei Musei di Modena e poi al Museo della città. Ha poi
lavorato per altri comuni per sculture pubbliche, ed è così iniziato un percorso
parallelo che lo ha portato a farsi spazio anche nel mondo dell’arte
contemporanea. Ad oggi collabora con diverse realtà culturali e gallerie,
ottenendo pubblicazioni in riviste di settore e premi a concorsi
internazionali.